EVENTI - 26 settembre 2023, 09:53

Spazio E: inaugurata la duplice mostra “ConCatenAzioni”

La mostra artistica di Laura Branca e Chiò.

Ghemme, Spazio E: inaugurata la duplice mostra “ConCatenAzioni”.

Ghemme, Spazio E: inaugurata la duplice mostra “ConCatenAzioni”.

Venerdì 22 settembre presso Spazio E, alla presenza delle artiste, è stata inaugurata la duplice mostra: “ConCatenAzioni”, con opere di Laura Branca e di Chiò, introdotta da Simona Bartolena.

Laura Branca si diploma in scultura alla scuola di Alik Cavaliere presso l’Accademia delle Belle Arti di Milano, frequenta poi l’Accademia di Salisburgo, dove approfondisce la tecnica della fusione del bronzo. Collabora con vari scultori, si occupa anche di disegno e pittura.

Marina Chiocchetta, in arte Chiò, dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera, organizza numerosi seminari e corsi di formazione, insegna presso Accademie di Arti Visive, scultura, disegno, incisione e tecniche di stampa, collabora con importanti gallerie di Milano. È stata allieva e poi assistente dello scultore Francesco Somaini, dove ha incontrato Laura Branca ed è nato un sodalizio artistico basato sul comune ascolto ed interpretazione della realtà.

Simona Bartolena, in modo molto chiaro ed essenziale, ha illustrato i contenuti di una mostra: “Piccola ma preziosa”, frutto del dialogo di due artiste con percorsi diversi, ma: “Accomunate dall’abbraccio di un intimo sentire le cose che ci circondano”. Dopo la prima sala, dove sono esposte opere di entrambe le artiste, immerse in atmosfere tematiche affini, caratterizzate dal: “Silenzio di un suono che ci accompagna dolcemente: materia per Laura, parole trasformate in Chiò” si passa a due ambienti distinti, per dar spazio alle ricerche individuali, in cui le due personalità delle artiste si esprimono in assoli d’arte. Spazio E, per questa mostra, si è arricchito di un nuovo e suggestivo ambiente: la Sala del Camino, dominata da un imponente camino seicentesco.

Laura Branca, osserva Bartolena, crea utilizzando materiali “trovati”, riscoprendo il senso autentico della parola “invenzione”, plastica, legno, ferro, abbinandoli a materiali scolpiti, terracotta, marmo: “E’ il materiale che la chiama per dar vita a forme assottigliate, sinuose, che sollevano da terra le sculture, alleggerendole nella sfida alla forza di gravità. La ricerca è volta a creare armonia tra oggetto trovato e quello creato. Le sculture sono amalgamate in colori naturali, ottenuti lavorando molto con le raspe, dopo un abbozzo di modellazione. Levare per trovare la forma perfetta, frutto di trasfigurazioni: da corpo a elemento vegetale, dal vegetale all’anatomia”.

Chiò, nel periodo della quarantena crebbe, riscoprendo le piccole cose del quotidiano, applicando l’insegnamento di Morandi: “Fare l’arte con l’olio e con il pane”. Trattò i libri come veicolo emotivo, poiché la carta è il mezzo con cui si trasportano le parole, che racchiudono storia, memoria, racconto, conoscenza, relazione, creando opere uniche e in dialogo tra loro. “Libri in quarantena” è un’installazione costituita da quaranta libri per quaranta parole desuete, dal sapore antico, dal suono evocativo, alcune purtroppo tornate tristemente attuali come: “resilienza”, “epicedio”, “prossemica”: “Chiò scolpisce i libri come se fossero pietra, marmo o legno, li abbina ad oggetti e ad altri materiali dando loro nuova voce e vigore”. Alle pareti si può ammirare la serie di quadretti, eleganti e minuti, racchiusi nella forma perfetta del quadrato: “Silenzi” e “Suture”, perché cogliere il suono leggero dell’acquerello, o della foglia d’oro, esige silenzio, raccoglimento, lo stesso necessario per ricucire antiche e nuove ferite, o strappi improvvisi, andando a scoprire l’anima più profonda, la filigrana. Chiò crea libri d’artista, sperimenta sempre nuove attività con la carta, rendendola una fenice che nasce da recuperi e ricicli.

La mostra è aperta da giovedì a domenica, dalle ore 12:00 alle ore 22:00, fino al 19 novembre.

C.S. Piera Mazzone

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