Nell’accogliente biblioteca di Grignasco è iniziato un ciclo di incontri di “formazione partecipata” dedicati ai bibliotecari del territorio, intitolato: “Biblioteche e nuove frontiere; comunicazione avanzata e strategie di marketing per connettersi alle comunità”, organizzato, con il patrocinio della Sezione Piemonte dell’AIB, dal Comune di Grignasco, Assessorato alla Cultura, e dalla Cooperativa Sociale di animazione Socio-Culturale Vedogiovane, da trentacinque anni sul territorio, che gestisce trentuno biblioteche in provincia di Novara e di Varese. Gli incontri sono aperti anche agli amministratori, in quanto non verranno affrontati temi di biblioteconomia, ma sviluppati argomenti più ampi legati al nuovo ruolo delle Biblioteche nel territorio e con la Comunità, temi molto legati alle politiche culturali e sociali proposte nei comuni.
Hanno aderito all’invito a partecipare a questa “tavola rotonda” interattiva, le principali biblioteche del territorio: Varallo con Valentina Griselda e Piera Mazzone, Borgosesia con Lorenza Sesone, Grignasco con Simona Sarasino, Francesca Tribbia e Cristina Guglielmi. Per il Comune di Quarona era presente Annarita Masieri, responsabile del settore Cultura, Scuola e Assistenza. L’avamposto delle biblioteche valsesiane: Campertogno, era rappresentato dalla Consigliera Comunale Dina Traversaro, che ha creato e gestisce la biblioteca ed il teatro. Erano presenti anche tutti i relatori dei quattro incontri: Mirko Migliarino, Federico Scarioni, Barbara Mastria ed Enrico Pettinaroli. Il Sindaco, Katia Bui, ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale, mentre Simona Sarasino, organizzatrice del corso, ha ringraziato l’Amministrazione per l’attenzione dimostrata verso questi temi e la sensibilità nei confronti delle biblioteche, ricordando che questi incontri sono tasselli di un disegno molto più ampio che dovrebbe portare all’istituzione del Sistema Bibliotecario Valsesiano, auspicato dalla Regione Piemonte per poter attivare e finanziare progetti comuni su un’area omogenea. Il patrocinio della Sezione Piemonte dell’AIB, Associazione Italiana Bibliotecari, è molto significativo, perché fa riferimento ad un’Associazione professionale nazionale.
Si è soliti pensare alla Biblioteca come servizio di Comunità, ma il relatore del primo incontro, Mirko Migliarino, che si occupa di progetti di comunicazione e sviluppo di Comunità, ha invitato a riflettere sui contenuti del concetto Comunità, che racchiude una pluralità di significati: condivisione di un territorio non solo fisico, di valori riferiti al passato, al presente, sentiti come identitari, di una storia che però non deve diventare elemento difensivo, né bloccante o di esclusione, di servizi. Sul territorio esistono e si intersecano più Comunità, intese come gruppi culturalmente o socialmente omogenei. La Comunità ha come obiettivo il benessere comune, che comprende anche sostegno per le fragilità.
Cosa vuol dire nell’epoca della comunicazione globale fare parte di una Comunità? La Comunità come realtà complessa, basata su relazioni, è un concetto in costante evoluzione, non ha scopi omologanti ma valorizza le potenzialità di chi vi si riconosce. Il relatore poi ha proposto modi diversi per “mappare” la Comunità: basilare è individuare gli Stakeholders, i portatori di interesse, termine mutuato dall’economia, che indica le persone o gli enti che occorre considerare per attivare Comunità, cioè persone che muovono altre persone, che devono essere contattati per coinvolgere le rispettive Comunità di appartenenza. La biblioteca è essa stessa Stakeholder, in quanto portatrice degli interessi di coloro che la frequentano e come tale coinvolta nelle politiche culturali e sociali del Comune. Se è la biblioteca che vuole mappare la Comunità deve ragionare al plurale e lavorare con tutte le comunità individuate, cercando gli Stakeholder di ciascuna, coloro che sono in grado di favorire o di ostacolare il raggiungimento di un obiettivo, che sono i più vari. Dal lavoro di gruppo sono emersi i referenti da contattare: associazioni culturali, sportive, di categoria, scuole, comunità religiose, case di riposo, servizi sociali, agenzie formative, professionisti, club di servizio, una realtà composita ed in continua trasformazione. Oltre a cercare gli Stakeholders occorrerà conoscere la molteplicità di iniziative che esistono sul territorio e riconoscere il potenziale già presente per “metterlo a sistema”, costruire partendo dall’esistente, senza sprecare risorse.
L’obiettivo del lavoro di mappatura è creare basi comuni, legami e unità d’intenti.
L’ultima domanda che il relatore ha proposto come riflessione per il lavoro di gruppo riguardava le azioni da intraprendere affinché la Biblioteca potesse diventare luogo di comunità: “Questo mandato dovrebbe essere affidato dall’Amministrazione all’istituzione culturale, perché essendo tutte biblioteche civiche, pubbliche, servizi rivolti a tutti i cittadini, dovrebbero essere aperte ed offrire servizi a tutti. La biblioteca ha il grosso valore di disporre di uno spazio, nel quale possono trovare collocazione diverse istanze per essere riconosciuta come luogo di comunità cui si accede gratuitamente e in cui trovare qualcosa di interessante”. L’obiettivo comune dovrebbe essere quello di diventare: “Centri culturalmente rilevanti nel piccolo”, e ciò può essere possibile solo se esiste una forte sinergia tra amministrazione e biblioteca.
Nella seconda parte del pomeriggio il relatore ha fornito gli strumenti per costruire una Mappa di Comunità, per individuare le relazioni, la loro intensità, per valutare l’impegno profuso rispetto ai risultati ottenuti, per avere una “fotografia” della realtà con la quale la biblioteca si confronta, sottolineando che i progetti che funzionano sono quelli che sono già stati “filtrati” e hanno un sostegno dalla base, non certo quelli calati dall’alto.
Il prossimo incontro sarà il 6 marzo e avrà come relatore Federico Scarioni della Fondazione per Leggere – Biblioteche Sud Ovest Milano”, fondata nel maggio 2006, che ha sede ad Abbiategrasso (Milano), con cinquantasette Comuni fondatori e sessanta biblioteche, organizzatore del corso di formazione per bibliotecari che si era tenuto nel 2023 a Verbania, che affronterà il tema: “Strategie della comunicazione”, per comunicare bene la biblioteca.