CRONACA - 10 maggio 2024, 18:00

Borgosesia: Tso e denuncia per il 28enne che ha distrutto la corona dei Caduti

Il giovane, già noto, si è poi reso protagonista di altri episodi che hanno creato problemi anche alle persone.

Borgosesia: Tso e denuncia per il 28enne che ha distrutto la corona dei Caduti

Accertamento sanitario obbligatorio (A.S.O.) e, a stretto giro, trattamento sanitario obbligatorio (T.S.O.) per il 28enne che a Borgosesia, nei giorni scorsi, aveva distrutto la corona d’alloro deposta ai piedi del Monumento ai Caduti e collezionato denunce per ulteriori atti lesivi contro persone e cose: è stato il sindaco Fabrizio Bonaccio, che ha seguito la vicenda in stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine (Polizia Municipale e Carabinieri), a inviare il giovane a Vercelli per affidarlo alle cure psichiatriche e alla Procura: «Informo la cittadinanza – spiega Bonaccio -  che l’uomo è attualmente sottoposto a Tso, con durata prevista di 7 giorni: al termine di questo, sarà la Procura a stabilire quale percorso dovrà intraprendere per essere messo in condizione di non ledere a se stesso e agli altri. Voglio assicurare alla cittadinanza – aggiunge – che, per quanto compete al mio ruolo di sindaco di questa città, seguo costantemente gli sviluppi e mi auguro fortemente che la Magistratura tenga conto della situazione creata da questo soggetto a Borgosesia, prendendo di conseguenza le dovute misure atte a scongiurare che tali problemi si ripetano».

I fatti si sono svolti in rapida successione: prima, l’atto vandalico contro la corona d’alloro dedicata ai Caduti, poi il soggetto - cittadino italiano nato nel 1996 a Casablanca (Marocco) – si sarebbe reso responsabile di ulteriori comportamenti nocivi contro persone e cose. A quel punto il  sindaco, in qualità di autorità di pubblica sicurezza, ha deciso di disporre l’accertamento sanitario a cui ha fatto seguito, dopo valutazione psichiatrica, la decisione di procedere con il Tso, al termine del quale sarà la Magistratura a stabilire il percorso che l’uomo dovrà intraprendere: «Mi auguro – commenta il sindaco – che la collaborazione tra Procura e Reparto di Psichiatria conduca a una soluzione che metta in protezione questa persona, che tanti problemi ha creato a Borgosesia: per evitare che procuri ulteriori danni sarebbe auspicabile affidarlo a chi possa prendersi cura di lui, ma questo non è automatico. La normativa è molto garantista per questi soggetti, e il Giudice deve attenersi alle prescrizioni di legge. Da parte mia – aggiunge – sono intervenuto tempestivamente per quanto mi compete e continuo a seguire da vicino la vicenda, nell’auspicio che si concluda all’insegna del buonsenso e della tutela per la cittadinanza».

A fronte dei fatti accaduti, il sindaco rivolge un pensiero ai cittadini preoccupati per la gestione della problematica: «Ho letto diverse considerazioni sui social – afferma Bonaccio – e capisco l’apprensione dei borgosesiani: non sono un Sindaco che prima annuncia e poi agisce, sono un amministratore che prima di tutto si impegna per risolvere i problemi, cercando le migliori soluzioni per tutelare la popolazione, la mia gente. Poi, come è giusto che sia, do completa e corretta informazione su quanto accaduto. Questo – conclude - è, e sarà sempre, il mio primario obiettivo».

redazione Vercelli

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