Da mercoledì 9 aprile è attivo un nuovo presidio dello Sportello Antiviolenza dei Servizi Socioassistenziali dell’Unione Montana Valsesia, ospitato presso la sede della Croce Rossa Italiana di Borgosesia, in via Della Bianca 26-28.
Lo sportello è aperto dalle ore 11 alle 12, a settimane alterne: un mercoledì nella sede CRI di Borgosesia, il successivo presso la sede dell’Unione Montana di Varallo Sesia, in via Roma 29, sempre nella stessa fascia oraria.
«Siamo presenti in modo alternato tra Borgosesia e Varallo – spiega la responsabile, dott.ssa Jessica Chiarolla –. Abbiamo attivato anche un nuovo numero di telefono dedicato: 335 7498480. Sarò personalmente disponibile per accogliere le donne che hanno bisogno di aiuto. Le invito a non esitare: qui troveranno ascolto, comprensione e, quando necessario, il supporto concreto dei nostri servizi sociali per affrontare e risolvere le situazioni di difficoltà».
Il progetto Antiviolenza è seguito fin dalla sua attivazione dall’Assessore Francesco Nunziata, che sottolinea l’importanza del servizio:
«Da quando è stato attivato lo sportello, è aumentato il numero delle denunce da parte delle donne: un segnale importante, che dimostra quanto sia fondamentale offrire un punto di riferimento chiaro e accessibile. Ricordo a tutte le donne che possono rivolgersi senza timore allo sportello, di persona o telefonicamente. Questo servizio è frutto della collaborazione tra l’Unione Montana Valsesia, i consorzi C.A.S.A. di Gattinara e CISAS di Santhià, e le Forze dell’Ordine, per garantire un intervento tempestivo ed efficace».
Anche il Presidente dell’Unione Montana, Francesco Pietrasanta, esprime grande soddisfazione:
«Sono orgoglioso dell’impegno che l’Ente che presiedo dedica a un tema tanto delicato quanto importante. I nostri servizi socioassistenziali da anni sono un punto di riferimento per le donne vittime di violenza, questo grazie alla professionalità e alla sensibilità degli operatori, che ogni giorno lavorano con competenza e passione: lo dimostra il crescente numero di donne che si rivolgono a noi, così come quello dei casi risolti».