ATTUALITÀ - 15 maggio 2025, 12:41

Zegna Baruffa da Lessona alla sede storica di Borgosesia , trattative un corso con i sindacati

Zegna Baruffa da Lessona  alla sede storica di Borgosesia , trattative un corso con i sindacati

Riceviamo e pubblichiamo: 

«La Cgil insieme alle altre sigle sindacali della Cisl e della Uil da settimane è impegnata in trattative con la Zegna Baruffa per la ristrutturazione dello stabilimento produttivo di Lessona. Dallo scorso 30 aprile, infatti, è in atto un confronto tra le parti per assicurare la piena tutela dei posti di lavoro a tutti i dipendenti. La decisione di spostare gli stabilimenti produttivi nella sede storica di Borgosesia è stata presentata come irrevocabile e necessaria per gli equilibri economici dell’intero gruppo - spiega Filippo Sasso, segretario della Filctem della Cgil di Biella - . Al momento l’azienda ha dato garanzie solo sull’allungamento della tempistica del trasferimento dei lavoratori, che anziché essere immediata verrà spostata in avanti di alcuni mesi. Dal nostro punto di vista una delle criticità maggiori è rappresentata dalla compressione della qualità della vita dei lavoratori, che dovranno sostenere a proprie spese il trasferimento verso la nuova sede di lavoro, percorrendo molti chilometri su strade spesso impervie. Ci sono infatti operai e operaie, per esempio, che dovranno spostarsi da paesi della Valle Elvo alla Valsesia, tenendo conto dei turni di lavoro che iniziano e finiscono alle 6 o alle 22».

«Primo punto irrinunciabile nel dialogo tra le parti è rappresentato dalla copertura totale degli ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori. Va infatti precisato che non sarà automatico per nessuno il trasferimento da Lessona a Borgosesia - aggiunge Sasso -. Quindi molti lavoratori dovranno aspettare mesi prima di tornare operativi in reparto. Secondo punto irrinunciabile è una soluzione di trasporto collettivo a carico dell’azienda per i lavoratori biellesi. Dagli incontri con i lavoratori e le lavoratrici è emersa molta preoccupazione e non poca amarezza, perché l’azienda fino allo scorso 18 febbraio ha sempre negato qualsiasi operazione di ristrutturazione dello stabilimento, smentendo ogni voce legata a spostamenti di macchinari e di forza lavoro. Il prossimo 26 avremo un nuovo incontro con i vertici aziendali, nel quale auspichiamo vengano accolte le nostre richieste».

c.s.cgil., s.zo.

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