COSTUME E SOCIETÀ - 17 maggio 2025, 08:09

Il Museo degli Alpini di Roccapietra, presidio di memoria e identità VIDEO

Nella sede della Sezione ANA Valsesiana, il Museo degli Alpini custodisce reperti e testimonianze di grande valore storico.

Il Museo degli Alpini di Roccapietra, presidio di memoria e identità

Il Museo degli Alpini di Roccapietra, presidio di memoria e identità

Roccapietra, frazione montana di Varallo, custodisce un legame profondo con la tradizione alpina. Non è un caso che qui abbia sede la Sezione ANA Valsesiana, che conta in totale 41 gruppi e ben 1.722 iscritti: un presidio attivo di valori, memoria e appartenenza. 
Proprio nella sede sezionale sorge il Museo degli Alpini, uno spazio dedicato alla memoria e all’identità, dove reperti e testimonianze di grande valore storico vengono preservati con grande cura. 

Ad accoglierci e guidarci nella visita è Bruno Epis, segretario e responsabile della struttura museale della Sezione. Con passione ci guida tra gli oggetti esposti, provenienti dai due conflitti mondiali: elmetti, uniformi, lettere dal fronte e strumenti da campo, ognuno con una storia da raccontare. Particolarmente suggestiva la sala che raccoglie numerose uniformi d’epoca, tra cui spicca quella da alpino sciatore, simbolo delle difficili condizioni affrontate durante la "guerra in alta quota".

Grazie all’impegno del Presidente Gianni Mora, la Sezione si è dotata nel 2018 di una nuova sala museale, inaugurata con la partecipazione di numerose autorità civili e militari. La sala è stata intitolata a Mario Bonini, vercellese e Medaglia d’Oro al Valor Militare, caduto sul fronte greco-albanese durante la Seconda Guerra Mondiale per aver soccorso il proprio ufficiale, condividendone fino in fondo il tragico destino. Un gesto che rappresenta l’essenza stessa dello spirito alpino.

Il museo è frutto di un lavoro collettivo: i cimeli provengono da ricerche in trincea dei volontari della Sezione, ma anche da donazioni di privati, gruppi ANA, comuni e associazioni. 
È un luogo vivo, aperto agli alpini, ma soprattutto alla cittadinanza e alle scuole, affinché la memoria non venga dimenticata, ma continui a parlare alle nuove generazioni.

Maria Camilla Toffetti

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