Il Santuario di Sant'Euseo, con la sua mole dapprima s'impone alla vista dei visitatori, poi ne conquista il cuore attraverso la Fede di coloro che nei secoli lo edificarono e lo arricchirono di numerose opere d'arte. "L'umile scarpinello", come lo definì il Cusano, visse in questo territorio molti secoli fa, prima ancora che fosse creato il borgo franco di Serravalle. Questa secolare storia di Fede si è concretizzata in un grandioso santuario, meta di numerosi pellegrinaggi nei secoli passati e ancor oggi luogo di devozione molto frequentato.
La Pentecoste è una festa mobile che la liturgia cristiana celebra di domenica, 49 giorni dopo la Pasqua, per ricordare la discesa dello Spirito Santo nel Cenacolo, sugli Apostoli e la Vergine: a Serravalle è festa patronale. Domenica 8 giugno, giorno di Pentecoste, al termine della S. Messa nel Santuario, celebrata alle ore 11 dal Parroco Don Ambrogio, Piera Mazzone inaugurerà la mostra di scultura dell’artista bornatese Fabio Nicola, scultore che ha frequentato la Scuola Barolo sotto la guida del Professor Lino Tosi.
Fabio Nicola quest’anno “festeggia” quarantacinque anni di scultura: per le sue opere utilizza i materiali tradizionali, modella la terracotta, fonde in bronzo, intaglia il legno, ma utilizza anche materiali di riciclo. Questo artista in cui classicità e avanguardia s’incontrano ha collaborato al restauro di alcuni personaggi nelle cappelle dei Sacri Monti, lavorando anche con designer e architetti per la modellistica industriale.
Nella galleria del Santuario, suggestiva e inconsueta cornice espositiva, si potranno ripercorrere le tappe di un percorso artistico che parte da molto lontano attraverso bozzetti e sculture in legno, terracotta e bronzo. Le creazioni più recenti, plasmate in terracotta, rappresentano simboli del passato: “Ho utilizzato moduli intercambiabili e sovrapponibili che raffigurano il susseguirsi e l’alternarsi delle diverse epoche storiche. Ogni stile riflette un periodo differente, per questo ho scelto di distanziare alcuni elementi con dischi colorati, ottenendo totem minimalisti”.
Fabio Nicola attraverso le sue “sculture totemiche” racconta “spiritualità diverse”: la preziosità dell’acqua, la gioia dell’arcobaleno, la nascita di un seme, richiamando l’essenzialità degli elementi: la terra, l’aria, ma anche facendo emergere sentimenti forti e contrastanti come l’unione e il dolore.
Nel pomeriggio, a partire dalle ore quindici, Fabio Nicola sarà presente in mostra per raccontare storie e aneddoti di alcune sculture nate negli ultimi venticinque anni, alcune delle quali realizzate in occasione di mostre estemporanee e di Simposi di scultura. Nel giardino sottostante, l’artista in collaborazione con ASD Amatori Sport, offrirà un rinfresco.