EVENTI - 29 maggio 2025, 10:37

Guardabosone: terzo incontro di "Sapere condiviso"

Gli appuntamenti, che si tengono nel Salone Parrocchiale il martedì pomeriggio, vertono su temi di interesse collettivo che spaziano dalla storia, alla medicina fino alla cucina.

Gli appuntamenti, che si tengono nel Salone Parrocchiale il martedì pomeriggio, vertono su temi di interesse collettivo che spaziano dalla storia, alla medicina fino alla cucina.

Gli appuntamenti, che si tengono nel Salone Parrocchiale il martedì pomeriggio, vertono su temi di interesse collettivo che spaziano dalla storia, alla medicina fino alla cucina.

A Guardabosone proseguono con grande successo di pubblico gli incontri mensili di: “Sapere condiviso”, in cui storici, medici, studiosi locali, affrontano argomenti che sono stati ritenuti di interesse collettivo. Le riunioni si tengono nel Salone Parrocchiale il martedì, con inizio alle ore 17, e si concludono con un “mini rinfresco” che questa volta era ispirato alle ricette del libro: “Ava coccia e paniccia. Cucina e turismo in Valsesia. Storia, alimenti, ricette, proverbi”.

Dopo il saluto del Sindaco Leonardo De Rienzo, i relatori, lo storico Alessandro Orsi, membro del Consiglio Direttivo di Anffas Valsesia e lo chef Giorgio Anselmetti, hanno tracciato una storia della cucina tradizionale montana, proponendo ricette e proverbi.

Leonardo Di Rienzo, che ha spesso collaborato con Anffas Valsesia in cucina, Orsi e Anselmetti, chef esperto di cucina territoriale, storica, etnica e di tecniche innovative, docente di Laboratorio di Cucina presso l’Istituto Alberghiero “Pastore” sede di Varallo, hanno ricordato che alla redazione del volume, iniziativa editoriale che fa parte di un progetto di collaborazione instaurata con l’Istituto Alberghiero di Varallo e Gattinara, avviato alla Cascina Spazzacamini con la realizzazione di una cucina didattica, ha partecipato anche Cristina Ghigher, docente di Scienza degli Alimenti, presso lo stesso Istituto Professionale, esperta di storia e cultura dell’alimentazione nel territorio montano: “Tutti i proventi raccolti dalla vendita del volume saranno devoluti per i progetti dell’Anffas Valsesia, per quei ventinove “ragazzi speciali”.

Orsi ha tracciato un panorama storico: “Cucina tradizionale, cucina povera: pochi alimenti utilizzati con fantasia. La cucina valsesiana subì l’influsso degli antichi abitatori del territorio, i Celti, che utilizzavano molto la carne e la selvaggina, ma al centro dell’economia di allora c’era il maiale, sia quello domestico che quello selvatico, i nostri cinghiali, del quale si utilizzava proprio tutto. Tra Basso medioevo e Rinascimento anche il panorama alimentare cambia: i borghesi arricchiti propongono banchetti fastosi in cui troneggiano le carni bianche, mentre per i poveri non cambia sostanzialmente nulla. La “fame” resta l’indicatore dei livelli sociali. Nel Seicento i nuovi prodotti che arrivano dall’America, tra i quali il mais e la patata, trasformano anche l’alimentazione”.

Mauro Campora, che fa parte del Consiglio Direttivo dell’Anffas, ha letto alcune sue poesie inserite nel libro, legate al Carnevale e ai cibi tradizionali come la “busecca”.

Giorgio Anselmetti ha parlato del riso: paniccia, minestra di verdure con riso in Valsesia, paniscia novarese: risotto con verdure, panissa nel Vercellese: arricchita da salame, lardo e fagioli, della cucina walser con l’uberlekke, metodo per la conservazione delle carni quando non c’erano i frigoriferi, e di molto altro ancora. Anselmetti ha inserito nel volume, accanto alle tradizionali ricette valsesiane, anche ricette originali, che vengono da lontano, addirittura dall’Africa, accogliendo le sollecitazioni di studenti provenienti dal Senegal e da altri paesi africani: “Abbiamo introdotto elementi di cucina fusion, che oggi va molto di moda, ma per noi scuola è stata una preziosa opportunità per poter sperimentare e crescere nell’integrazione”

Alessandro Orsi ha proposto interessanti riflessioni sul cibo e sull’alimentazione, partendo da alcuni degli oltre cinquecento proverbi in piemontese e in valsesiano sul cibo.

Nel prossimo incontro, venerdì 27 giugno, il Dottor Fresia, geriatra, parlerà del “Dialogo sulla vecchiaia: conoscerla per vivere bene”.

C.S. Piera Mazzone, M.C.T.

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