ATTUALITÀ - 02 giugno 2025, 06:50

Il 2 Giugno visto dai giovani: "Una festa per ricordare chi ha lottato per i nostri diritti"

Abbiamo raccolto le riflessioni di tre studentesse del Liceo “G&Q Sella” di Biella

Il 2 Giugno visto dai giovani: "Una festa per ricordare chi ha lottato per i nostri diritti"

Il 2 Giugno non è solo una data storica: è una giornata carica di significato civile e simbolico. In occasione della Festa della Repubblica, abbiamo raccolto le riflessioni di tre studentesse del Liceo “G&Q Sella” di Biella, che raccontano con consapevolezza perché questa ricorrenza abbia ancora oggi un valore profondo, soprattutto per le nuove generazioni.

Desirè Foscale, 4D, vede nel 2 Giugno una tappa fondamentale per la storia dei diritti:
“È una giornata molto importante, non solo perché è il giorno in cui l’Italia è diventata una Repubblica, ma anche perché per la prima volta le donne italiane hanno potuto votare. Questo ha un significato enorme: è stato un passo avanti per la democrazia, per l’uguaglianza tra uomini e donne. Mi colpisce molto pensare a tutte quelle persone che hanno lottato per far sì che oggi tutti noi possiamo partecipare attivamente alle scelte del Paese.
Il 2 Giugno ci ricorda che la democrazia non è qualcosa di garantito per sempre. Va vissuta, capita e difesa. Festeggiare questa data significa non dimenticare da dove veniamo e quali sacrifici sono stati fatti per arrivare fin qui. Credo che, per i giovani, sia anche uno stimolo a non dare mai per scontati i propri diritti, ma a impegnarsi ogni giorno per mantenerli vivi. In particolare, questa festa mi tocca proprio per questo motivo: ricorda il coraggio e la determinazione di tante persone che hanno lottato per far sì che tutti potessero avere voce e partecipare alle scelte del Paese. È un segno di libertà e di inclusione, valori che secondo me dobbiamo sempre ricordare e difendere".

Greta Garzi, anche lei della 4D, parte da un’osservazione critica:
“Molti ragazzi oggi non sanno nemmeno cosa si festeggia il 2 Giugno. C’è poca informazione, ma anche poca attenzione da parte di adulti e insegnanti. Credo che la scuola dovrebbe fare di più per farci conoscere questi momenti fondamentali della nostra storia.
Per quanto mi riguarda, anche se in famiglia non celebriamo ufficialmente questa ricorrenza, ne abbiamo sempre parlato. I valori della Repubblica, della libertà e della partecipazione mi sono stati trasmessi fin da piccola.  È importante tramandare i valori di questa giornata ai giovani poiché loro saranno il futuro dell’Italia, ed é fondamentale non dimenticare ciò per cui i nostri cari hanno combattuto per anni, talvolta sacrificando la loro vita.
Il referendum del 1946 è stato un momento di svolta: l’Italia ha detto addio alla monarchia e ha scelto la democrazia. È stato anche il primo voto a suffragio universale, e per la prima volta le donne hanno potuto esercitare un diritto per cui hanno lottato per decenni. Sin dall’antichità esse sono sempre state emarginate dai diritti civili, fin quando, a cavallo tra Ottocento e Novecento, gruppi di donne iniziarono la lunga marcia per la partecipazione alla politica: il diritto al voto fu riconosciuto nel 1945, ma il Referendum del 1946 fu la prima occasione per metterlo in atto. Ricordare tutto questo è fondamentale, soprattutto per noi ragazze: non dobbiamo dimenticare quanto sia stato difficile ottenere ciò che oggi consideriamo normale.”

Giulia Prete, sempre dalla 4D, guarda al 2 Giugno come a un esempio di partecipazione concreta:
“È una giornata fondamentale non solo per la nascita della Repubblica, ma anche per il riconoscimento concreto dei diritti civili. Per la prima volta donne e uomini furono messi sullo stesso piano, almeno sul piano del voto. E non solo: vennero elette 21 donne all’Assemblea Costituente.
È incredibile pensare che, nel 1946, circa l’89% degli aventi diritto si recò alle urne. Oggi invece molte persone non votano e poi si lamentano dello Stato. Ma senza partecipazione non può esserci vera democrazia. 
Il 2 Giugno dovrebbe farci riflettere sul nostro ruolo di cittadini: votare non è solo un diritto, ma un dovere. È l’unico modo per far sentire la propria voce e contribuire alla costruzione di un Paese migliore, che sia davvero rappresentativo di tutti.”

Le voci di Desirè, Greta e Giulia raccontano una generazione spesso sottovalutata, ma attenta e consapevole. Per loro, il 2 Giugno non è una semplice giornata di festa: è memoria, responsabilità e futuro, una ricorrenza da onorare, da raccontare, da vivere, anno dopo anno.

Giulia Prete, Greta Garzi, Desirè Foscale 4D del Liceo G&Q Sella

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