Benessere e Salute - 07 giugno 2025, 12:27

Telemedicina in Piemonte: concluso con successo il collaudo della nuova rete regionale

Telemedicina in Piemonte: concluso con successo il collaudo della nuova rete regionale.

Telemedicina in Piemonte: concluso con successo il collaudo della nuova rete regionale.

Il Piemonte si conferma tra le Regioni più all’avanguardia d’Italia nel campo della sanità digitale. È stato infatti completato con esito positivo il collaudo dell’Infrastruttura Regionale di Telemedicina (IRT), un progetto strategico realizzato grazie a quasi 39 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L’annuncio è stato dato dall’assessore alla Sanità Federico Riboldi e dal direttore generale di Azienda Zero, Adriano Leli.

«Come promesso a fine 2024 – ha dichiarato Riboldi – il collaudo è partito entro il primo semestre del 2025, permettendo alle Aziende Sanitarie Regionali di attivare entro fine anno i nuovi servizi di telemedicina. Si tratta di un passo fondamentale per rendere la sanità piemontese più moderna, efficiente e soprattutto vicina ai cittadini, anche a quelli che vivono nelle aree più isolate della nostra Regione. La telemedicina sarà uno dei pilastri della medicina territoriale, con l’obiettivo di portare l’assistenza sanitaria direttamente nelle case delle persone».

L’infrastruttura realizzata consentirà l’attivazione di servizi come la televisita, il teleconsulto, la teleassistenza e il telemonitoraggio di primo e secondo livello, oltre a tutte le attività di supporto, manutenzione ed evoluzione del sistema. A seguire l’intero processo di collaudo è stata Simona Iaropoli, Responsabile Unico del Progetto, con il supporto del Gruppo Regionale di Telemedicina, formato da esperti sanitari con competenze multidisciplinari.

Il collaudo ha preso il via presso l’Ospedale Mauriziano di Torino, individuato come azienda pilota. Qui sono stati testati con successo i modelli di Televisita e Teleassistenza, considerati fondamentali per avviare i servizi minimi previsti. «Grazie all’IRT – ha aggiunto il direttore Leli – i professionisti sanitari potranno ampliare il raggio d’azione dell’assistenza, raggiungendo in modo efficace pazienti fragili e affetti da patologie croniche».

Un progetto innovativo, dunque, che promette di trasformare la sanità piemontese, rendendola più accessibile, digitale e orientata al futuro.

C.S. Regione Piemonte, G. Ch.

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