Un regolamento per la tutela degli animali di affezione nel comune di Portula. La misura, approvata durante il consiglio comunale, è attualmente in vigore.
“Lo scopo – si legge sul documento – è quello di promuovere e tutelare il benessere degli animali all'interno del territorio di competenza di questa amministrazione, normando discipline che riguardano la detenzione, le cure, il mantenimento e i corretti comportamenti da adottare nei confronti dei propri animali d'affezione al fine di garantire sia il loro benessere che la loro sicurezza nel contesto sociale in cui vivono”.
Un articolo è dedicato alla “circolazione sul suolo pubblico”. I cani dovranno circolare con il guinzaglio e non dovranno essere lasciati liberi. “Si sono verificati ultimamente – spiega il sindaco Fabrizio Calcia Ros - diversi episodi di persone che sono state morsicate dai cani liberi o che hanno visto i loro cani, tenuti al guinzaglio, aggrediti. Questo ha portato l'amministrazione comunale a redigere un regolamento per tutelare i cittadini. Si confida nella responsabilità dei proprietari dei cani a seguire le regole, anche se la maggior parte lo fa già. Lo scopo è quello di evitare questi episodi che possono essere anche pericolosi per l'incolumità di persone o animali”.
Le persone che non seguiranno le regole e che non terranno i loro cani al guinzaglio saranno punibili di sanzioni. La somma amministrativa potrà variare e andrà da 50 a 500 euro. “Non vorrei arrivare al verbale – conclude il primo cittadino – anche i membri dell'amministrazione comunale potranno dire al proprietario che il cane deve essere tenuto al guinzaglio. Le sanzioni potranno essere fatte da me oppure dai Carabinieri. Come ho detto, in paese ci sono stati diversi casi e, talvolta, vengono segnalati cani che si aggirano da soli e liberi. Ci sono persone che hanno paura, altre che sono state purtroppo aggredite. E' solo un modo per tutelare tutti i cittadini”. Il regolamento tutela gli animali mettendo il divieto di confinarli in rimesse, cantine, scantinati o segregarli in contenitori o scatole. I locali devono essere adatti e gli animali da affezione devono essere accuditi nel migliore dei modi.
Un articolo riguarda anche le colonie feline: “I gatti che vivono in stato di libertà sul territorio comunale – si legge nel regolamento – sono protetti ed è fatto divieto a chiunque di maltrattarli o allontanarli dal loro habitat. Si intende habitat di colonia felina qualsiasi territorio o porzione di esso, urbano e non, edificato e non, sia esso pubblico o privato, nel quale risulti vivere stabilmente una colonia di gatti randagi, che sia o meno accudita da parte dei cittadini”.