Il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato l’emendamento, all’interno della Legge di Riordino 73, che introduce modifiche sostanziali alla disciplina degli usi civici, una materia di grande rilievo per le comunità locali e gli imprenditori agricoli tra le province di Biella e Vercelli.
Gli usi civici sono diritti collettivi di origine antica che permettono alle comunità di usare terreni e beni comuni per attività tradizionali come il pascolo o la raccolta della legna. Oggi però, soprattutto in zone come il Vercellese, dove il 90% dei terreni è soggetto a questi vincoli, queste regole creano difficoltà agli agricoltori perché viene messo a rischio il loro lavoro. Molti di questi terreni, infatti, sono da decenni utilizzati per scopi agricoli, e in alcuni casi sono stati perfino venduti da enti locali, nonostante la legge preveda la loro inalienabilità.
Questo ha generato un vuoto normativo che espone gli agricoltori a contenziosi legali e mette a rischio la continuità delle attività. L’emendamento approvato rivede in modo sostanziale il calcolo degli importi da corrispondere per sanare la pregressa occupazione di terreni soggetti a usi civici, con particolare attenzione alle attività agricole, per le quali sono previsti abbattimenti significativi. Nel dettaglio l’importo da pagare per la sanatoria è ridotto a una quota pari al 3% del valore del terreno per ogni anno di occupazione, ulteriormente abbattuto dell’80%. Per le attività agricole o connesse, la percentuale si riduce al 2% con abbattimenti fino al 90%. L’emendamento esclude inoltre le attività agricole da alcune disposizioni di legge che ne avrebbero aumentato gli oneri. Davide Zappalà (Fratelli d’Italia) dichiara: “Questo emendamento rappresenta un equilibrio necessario tra la tutela delle tradizioni e lo sviluppo dell’agricoltura. Abbiamo il dovere di proteggere chi investe e lavora nei nostri territori, garantendo certezze e sicurezza giuridica. Ho sostenuto questa modifica perché riconosciamo l’importanza di tutelare sia i diritti collettivi che l’attività agricola, fondamentale per il territorio biellese e piemontese. Questo è un passo avanti verso una gestione più equa e sostenibile delle risorse.”