ATTUALITÀ - 28 giugno 2025, 08:00

In Valsessera rimane solo un medico: novemila le persone senza assistenza sanitaria

Elena Rocchi: “Lavoriamo con l’Assessore Riboldi per una soluzione. Ai cittadini non solo servizi, ma risposte efficaci in caso di bisogno ”

In Valsessera rimane solo un medico: novemila le persone senza assistenza sanitaria

In Valsessera rimane solo un medico: novemila le persone senza assistenza sanitaria


Novemila persone in nove comuni della Valsessera prive di un medico di famiglia, Comuni che raccolgono prenotazioni per visite e ricette, la farmacia che a Portula effettua visite in telemedicina: in Valle è rimasto un solo medico che a breve lascerà l’attività per andare in pensione e non vi sono segnali che uno o più giovani medici di famiglia possano prendere il suo posto.

 

La Consigliera Regionale Elena Rocchi (Lista Civica Cirio Presidente PML) ha già organizzato un incontro con i Sindaci e l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi: “Con i Sindaci abbiamo descritto la situazione all’Assessore che si è detto disponibile a lavorare insieme a noi per trovare una soluzione. Nei prossimi giorni effettuerò un monitoraggio, grazie alla collaborazione dei Comuni coinvolti, per definire i contorni del bisogno: quante persone e quante visite alla settimana, con quale frequenza sarebbe necessaria la presenza in ciascun Comune, se esistano situazioni particolarmente delicate da prendere in carico e così via. Sulla base di questi dati, l’Assessore Riboldi, che ringrazio per la sollecitudine e la disponibilità, proporrà soluzioni sostenibili, sulle quali discuteremo di nuovo insieme”.

 

In qualità di Vice Presidente della VII Commissione Consiliare Enti Locali – conclude Rocchi -, sono fiera di mettermi a disposizione delle nostre comunità per affrontare problematiche così stringenti e delicate; nelle terre alte e in tutte le zone decentrate esiste un problema reale di come fornire servizi adeguati a comunità sempre più ridotte, non soltanto in ambito sanitario, che resta comunque il più stringente. Lavorare su soluzioni specifiche e integrate, tra servizi territoriali e telemedicina, rappresenta sicuramente una strada da perseguire per offrire ai cittadini non solo servizi, ma la sicurezza che in caso di necessità la risposta sia efficace e tempestiva”.

C.S. Gruppo C. Regione Piemonte, M.C.T.

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