Domenica 29 giugno la Pro Loco di Campertogno, in collaborazione con DriveTime, Galantòm Heritage e di molti sponsor locali, con il patrocinio del Comune di Campertogno, ha organizzato un affollatissimo raduno di auto, moto storiche e di scintillanti fuoriserie: oltre quaranta veicoli, tra i quali una storica “campagnola”, Lamborghini, Porsche, Ferrari, una elegante Jaguar che ha partecipato alla Mille miglia e molte altre.
Al mattino il punto di ritrovo è stato a Prato Sesia, nell’accogliente Drive Time, dove a tutti i partecipanti è stata offerta un’ottima colazione, dolce e salata: dopo l’iscrizione e l’accredito sono stati proposti due percorsi: uno diretto a Campertogno e uno che prevedeva un percorso panoramico e paesaggistico, salendo alla Cremosina, scendendo a Gozzano, transitando per Arola, Alzo di Pella, risalendo al passo della Colma, proseguendo per Civiasco e poi dirigendosi a Campertogno.
L'aperitivo è stato offerto ai partecipanti presso l’Oratorio di Sant’Agata in Villa, Frazione di Campertogno, che digrada verso il fiume Sesia e l’area prativa delle “maggenghe”. La Guida Turistica Monica Ingletti ha illustrato la chiesa, costruita nella seconda metà del Seicento, riccamente decorata sia all’esterno che all’interno, facendo notare che al centro della facciata è stata affrescata Sant’Agata, affiancata da Sant’Apollonia e Santa Lucia: “Tre sante femminili, verso le quali la devozionalità era forte, poiché le donne in questo tipo di Comunità erano una presenza spesso sostitutiva della presenza maschile, essendo gli uomini impegnati negli alpeggi, o emigrati all’estero”. Il gruppo ha compiuto un percorso attraverso la frazione, interamente attraversata dall’antica Via Regia, apprezzando le antiche architetture valsesiane, con i muri “a scarpa”, la “casa del notaio”, l’”hosteria”, gli affreschi parietali a soggetto sacro, risalendo poi sulla strada provinciale, diretti alla chiesa parrocchiale dedicata a San Giacomo. L’imponente chiesa di origine quattrocentesca, ma completamente rimaneggiata nel Settecento, fu eretta su progetto finale dell’architetto di corte Filippo Juvarra - contattato attraverso i Gianoli che erano presenti a Torino - poi elaborato da Bernardo Vittone: “Una chiesa così grande si giustifica con una popolazione che nel Seicento arrivò a più di tremila abitanti, a fronte dei duecentotrenta attuali”. Sul retro della chiesa si vede un grande orologio solare con l’equazione del tempo, rappresentata dal segno dell’infinito, che è stato illustrato da Giacomo Cora, Presidente del Museo degli Orologi Antichi di Varallo.
Avere una guida qualificata è fondamentale per conoscere ed apprezzare i luoghi e le persone che hanno plasmato l’ambiente: Monica Ingletti premette sempre che l’arte è la seconda voce economica in Valsesia, dopo la pastorizia, e questo è davvero un dato significativo.
A Campertogno, grazie al Sindaco, Miriam Giubertoni, che è anche Presidente della Pro Loco, è stato possibile pranzare in un salone d’eccezione: il teatro Fra Dolcino, costruito nel 1900, ristrutturato ventidue anni fa, che si trova sopra il ristorante "L'Osteria del Teatro". La cuoca ha preparato un ottimo pranzo per un centinaio di partecipanti, incantati dalla bellezza della sala dal soffitto affrescato e dai due dipinti del pittore Camillo Verno, posti ai lati del proscenio: la Patria e la Famiglia.
Nell’intervallo tra il primo e il secondo, il Sindaco, Miriam Gubertoni ha illustrato la storia del teatro e spiegato l’intitolazione a Fra Dolcino, le cui vicende sono ampiamente illustrate nei pannelli appesi alle pareti realizzati da Corrado Mornese: “Ogni cinque anni nel teatro viene riproposta una rappresentazione su Dolcino, della quale esiste il tradizionale canovaccio”. Miriam Giubertoni con Sergio Prinetti, ideatore del Raduno annuale, hanno ringraziato i collaboratori: Paolo, Riccardo, Romina, Daniele, e offerto dei premi: all’equipaggio proveniente da più lontano, Camogli; all’auto unica: il prototipo Le Mans di Daniele Salussoglia, all’auto più antica: la Jaguar del 1952 guidata da Franco e Filippo Tinelli. Un ringraziamento particolare è stato fatto a Lariana Balocca, e a Piero Capello, che si sono occupati dei contatti e degli inviti inoltrati ai possessori di auto. Tra i premiati naturalmente c’erano Sergio Prinetti e Giorgio Guala.
Le visite guidate sono proseguite nel pomeriggio, dove in frazione Tetti, si è potuta ammirare la chiesa di San Carlo. Il “San Carlone”, affrescato all’esterno sull’abside, veglia su Campertogno. Antonio Orgiazzi decorò nel 1777/78 la navata, con i quadri della Via Crucis.
Al ritorno verso valle, grazie alla disponibilità del Commissario di Tiro Vittorio Gallina, i partecipanti hanno potuto accedere al poligono di tiro di Varallo, in Regione Giare. La sezione di Tiro a Segno di Varallo fu costituita nel 1884, ed oggi prosegue l’attività, grazie a 450 iscritti, che praticano questa disciplina sportiva.