COSTUME E SOCIETÀ - 27 luglio 2025, 07:00

Riascoltati per voi: Editors - In Dream (2015)

Riascoltati per voi: Editors - In Dream (2015)

Riascoltati per voi: Editors - In Dream (2015)

Benvenuti al trentesimo appuntamento con la nostra rubrica “Riascoltati per voi”. Come ogni viaggio, anche il nostro (almeno per ora) prende una piccola pausa. Questo sarà infatti l’ultimo articolo prima della consueta pausa estiva: tranquilli, ci ritroveremo, puntuali, domenica 7 settembre, per riprendere insieme questo cammino tra gli album che hanno segnato le nostre vite e la storia della musica. Ma prima di salutarci, ho voluto scegliere un album che, almeno per me, si sposa perfettamente con l’estate: non per la sua leggerezza, ma per quella strana malinconia che accompagna le sere d’agosto. Vi sto parlando di “In Dream” degli Editors.

Mettiamo le cose in chiaro fin da subito: questo è un disco da ascoltare con calma, non è facile, e probabilmente nemmeno lo vuole essere. Non cerca il tormentone, né la hit radiofonica. È un disco che chiede tempo e silenzio. Ma se gli si concede spazio, sa ricompensare con emozioni intense, intime e profonde, quindi partiamo.

Pubblicato dieci anni fa, “In Dream” è il quinto lavoro in studio degli Editors, band inglese che ha sempre cercato di produrre nei loro dischi un sound tra il post-punk e il rock elettronico, ma con una certa vocazione per l’oscurità e un’estetica sonora molto cinematografica. Quello di oggi, non è un disco da ascoltare alla luce del sole, ma da vivere ad occhi chiusi. È musica che ti entra lentamente, è una sorta di viaggio interiore che, ascolto dopo ascolto, si fa sempre più nitido e personale.

Manco a dirlo, ma il protagonista assoluto è, ancora una volta, Tom Smith, con quella voce è capace di scuoterti l’anima. È come se Leonard Cohen avesse incontrato i Depeche Mode in un club londinese illuminato da luci al neon: le sue interpretazioni in brani come “No Harm”, “Life Is a Fear” e “Ocean of Night” sono a tratti spirituali, come preghiere elettroniche sospese nel nulla. Ma non solo, perché per la prima volta nella storia degli Editors, compare anche una voce femminile: quella della cantante Rachel Goswell nel brano “The Law”. Un dettaglio che cambia profondamente l’equilibrio emotivo del disco donandogli una dimensione più ampia.

Insomma, in parole povere non è più solo post-punk! Sì, perché con “In Dream”, gli Editors hanno abbandonato definitivamente le chitarre dure e grezze dei primi album, hanno voluto prendere in considerazione sonorità elettroniche, synth e sequencer vari. Un passaggio che non è solo musicale, ma anche concettuale: questo è un disco più astratto, più adulto, più meditato.

Riascoltarlo dieci anni dopo la sua uscita, “In Dream” conserva ancora tutta la sua bellezza sospesa. È un disco che sembra fluttuare nel tempo, senza mai invecchiare. Senza ombra di dubbio, questo è un lavoro elegante, sofisticato e malinconico. Forse non il più accessibile degli Editors, ma poco importa. Perché questo, è il classico album per chi non ha paura di restare solo con sé stesso cercando di affrontare i propri pensieri più intimi.

I miei brani preferiti sono: "No Harm"; "Ocean of Night"; "Forgiveness"; "Life Is a Fear"; "The Law"; "Our Love" e "At All Cost".

Voto: 9

Tracce:

1) No Harm – 5:06

2) Ocean of Night – 5:05

3) Forgiveness – 3:44

4) Salvation – 5:02

5) Life Is a Fear – 4:24

6) The Law (feat. Rachel Goswell) – 4:51

7) Our Love – 5:18

8) All the Kings – 4:53

9) At All Cost – 4:54

10) Marching Orders – 7:45

Durata: 51 minuti.

Formazione:

- Tom Smith – voce, chitarra, piano

- Russell Leetch – basso

- Edward Lay – batteria

- Justin Lockey – chitarra

- Elliott Williams – tastiere

Mi piacerebbe davvero conoscere le vostre impressioni! Condividete con me i vostri pensieri non solo su "In Dream”, ma anche sugli Editors e sull'impatto che la loro musica ha avuto sulle vostre vite. Ogni opinione è un pezzo in più di questa grande storia musicale che ci unisce.

Come detto all’inizio, ci ritroveremo domenica 7 settembre con nuove storie, nuovi dischi e nuove emozioni da condividere insieme. Fino ad allora, vi auguro di cuore una buona estate, piena di musica, luce e momenti da ricordare. E se le giornate saranno troppo calde, lasciatevi raffreddare dal suono ipnotico di “In Dream”.

Buone vacanze, amici lettori!

Andrea Battagin

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