SPORT - 21 agosto 2025, 09:27

Messa per i caduti del Monte Rosa: la celebrazione al Rifugio Gnifetti FOTO

"Un grazie di cuore a chi ci ha offerto ospitalità, al CAi di Varallo, a Giuliano Masoni ed Erika", queste le parole di Don Vincenzo Caccia

Ogni anno viene celebrata la Santa Messa in suffragio dei caduti del Monte Rosa, presso la Cappella della Madonna dei Ghiacciai, a 3659 metri, la più alta d’Europa alla capanna Gnifetti. E il maltempo non ha impedito anche questo anni di ricordare chi è caduto in montagna, tanta amata ma anche talvolta tanto insidiosa. A causa del nevischio e della nebbia non è stato infatti possibile svolgere la funzione alla Cappella, che si è dunque svolta al Rifugio Gnifetti.

"Un grazie di cuore a chi ci ha offerto ospitalità, al CAi di Varallo, a Giuliano Masoni ed Erika - queste le parole di Don Vincenzo Caccia - .Un grazie a tutti i partecipanti, che hanno sfidato le intemperie  per raggiungere la Cappella, a chi ha fatto le foto ed i video, a d. Giorgio Degiorgi che ha presieduto la S. Messa, a Barbara che ha costruito il nuovo libro dei visitatori".

"Un grazie particolare a Bruno Brunod - conclude Don Vincenzo - , con cui sono salito alla Cappellina per sistemare un muretto a secco che stava "spanciando" e rischiava di crollare con conseguenze pericolose per le persone e per le attrezzature sottostanti. Oltre che ad essere stato un talento dello skyrunning è un ottimo muratore ed un artista nell'arte della pietra e quindi anche nella costruzione dei muretti a secco. Grazie alla sua esperienza ed abilità è riuscito, in giornata, a sistemare il muretto".

Tra le persone che sono state ricordate in questa giornata molti biellesi, valdostani e valsesiani, tra cui:

Andrea Ghiardi, 46 anni, morto il 29 novembre 2015 stroncato da un infarto, alla Colma di Mombarone, guida alpina, vice-presidente delle guide alpine di Gressoney.

Paolo Lugli, 56 anni, morto il 24 luglio 2016 precipitando dalla cresta dello Stolemberg.

Giovanni Boggio, 75 anni, Accademico del Cai, morto il 22 agosto 2016 precipitando dal Mont Maurien in Valgrisenche.

Ludovico Sella, 87 anni, morto il 26 settembre 2016, discendente defondatore del Cai Quintino, e di Vittorio, "l'inventore" della fotografia di montagna, Accademico del Cai, presidente della sezione di Biella per tre mandati e tra i fondatori di Mountain Wilderness.

Bruno Taiana, 78 anni, morto il 10 novembre 2016, socio del Club Alpino Italiano, istruttore per molti anni della Scuola nazionale di alpinismo.

Martina Mazzon, 22 anni, morta il 21 dicembre 2016, per malattia, iscritta al Cai di Biella e frequentante la Scuola di scialpinismo.

Dario Busca, 83 anni , morto il 3 febbraio 2017, guida alpina emerita di Gressoney, custode, al fianco dello zio, della Capanna Margherita; Portò, 22enne “il Cristo” al Balmenhorn.

Antonella Gallo, 51 anni bancaria, Fabrizio Recchia, 51 anni istruttore di alpinismo e arrampicata libera, Antonella Gerini di 50 anni, architetto, e Mauro Franceschini, 58 anni, istruttore nazionale di alpinismo, tutti morti il 16 febbraio 2017 per il crollo della cascata di ghiaccio "Bonne Année" a Gressoney-Saint-Jean.

Piero Frassati, 69 anni, morto il 4 maggio 2017; tra i fondatori del Soccorso Alpino biellese e istruttore sezionale della Scuola Nazionale di Alpinismo del Cai “Guido Machetto”.

Nando Cassina, 64 anni, morto il 26 giugno 2017, socio Cai Verres, Istruttore di alpinismo, direttore per 10 anni della scuola di alpinismo “Amilcare Cretier e promotore della Scuola Interregionale di Alpinismo Liguria – Piemonte - Valle D’Aosta.

Nel 10° anniversario verranno ricordati Enrico Chiara, 87 anni, direttore per 30 anni di Capanna Gnifetti, morto ad Alagna il 6 febbraio 2007.

Giorgio Premazzi, caduto in un crepaccio del Lys, a 25 anni, il 16 giugno 1973, il ghiacciaio lo ha restituito nel 1999, è stato riconosciuto nel 2007, e seppellito a Gressoney La Trinité.

Ermanno Vercelli, 65 anni di Cavallirio (NO), caduto sul Monte Carnera il 1° luglio 2007.

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