Benessere e Salute - 02 settembre 2025, 17:20

Iniziata la conferenza dei servizi dell’ospedale Torino Nord

L’iniziativa nasce da una visione condivisa tra Regione Piemonte, Asl Città di Torino e Città di Torino, formalizzata con il protocollo d’intesa del 18 aprile 2023 finalizzato alla realizzazione del nuovo ospedale cittadino.

Iniziata la conferenza dei servizi dell’ospedale Torino Nord

Iniziata la conferenza dei servizi dell’ospedale Torino Nord

Primo incontro di presentazione nel Grattacielo Piemonte, in videocollegamento con gli enti interessati, del nuovo ospedale di Torino Nord in occasione dell’apertura della conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica.

Convocato dal presidente della Regione Alberto Cirio, in accordo con gli assessori alla Sanità Federico Riboldi e al Welfare Maurizio Marrone, vi hanno partecipato il direttore dell’Asl Città di Torino Carlo Picco, i progettisti e rappresentanti del Comune e della Città Metropolitana di Torino, della Soprintendenza per i Beni archeologici, belle arti e per il paesaggio, dell’Agenzia interregionale per il fiume Po, di Arpa Piemonte, del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, del Provveditorato interregionale alle Opere pubbliche e del Politecnico di Torino, che ha predisposto le linee guida alla progettazione poste a base della gara per la selezione dei professionisti.

L’iniziativa nasce da una visione condivisa tra Regione Piemonte, Asl Città di Torino e Città di Torino, formalizzata con il protocollo d’intesa del 18 aprile 2023 finalizzato alla realizzazione del nuovo ospedale cittadino.

«Ho voluto che l’avvio oggi della conferenza dei servizi avesse anche la veste formale di un incontro perché ritengo che sia estremante importante cristallizzare questo che è a tutti gli effetti un momento storico - ha dichiarato il presidente Cirio - Siamo alla fase operativa di un intervento strategico per la città e per il Piemonte, visto che da 70 anni a Torino non si progettava un nuovo ospedale. È un intervento su cui c’è piena condivisione a livello istituzionale: c’è stata quando abbiamo dovuto scegliere l’area e c’è oggi, che entriamo nel vivo del progetto che dovrà essere esaminato nei prossimi 60 giorni per la trasmissione entro fine anno a Inail, che provvederà alla realizzazione e al finanziamento con l’obiettivo di completare l’opera entro il 2031».

«Anche per l’ospedale di Torino stiamo procedendo spediti verso la sua realizzazione, così come sta avvenendo per le altre opere del grande piano di edilizia sanitaria della Regione Piemonte da quasi 5 miliardi di euro, il più importante investimento dal dopoguerra ad oggi, che darà ai cittadini piemontesi nuove strutture all’avanguardia per una sanità sempre più vicina ai bisogni dei pazienti e della comunità», ha rilevato Riboldi, ricordando che «con il Parco della Salute e della Scienza e con il nuovo ospedale Torino avrà finalmente, nel giro di pochi anni, due grandi strutture nuove e moderne in grado di soddisfare le esigenze della popolazione».

«La Conferenza dei Servizi è la sede giusta per avere garanzie circa il superamento di qualsiasi criticità legata alla tenuta idrogeologica e viaria del sito individuato, così da arrivare al taglio del nastro di un nuovo ospedale necessario il prima possibile e con una comunità territoriale unita e coesa», ha aggiunto Marrone.

La conferenza dei servizi

Con l’apertura della conferenza dei servizi si entra ora nella fase di valutazione. Gli enti partecipanti hanno ora a disposizione 60 giorni per far pervenire osservazioni e proposte di modifica al progetto che, al termine del procedimento, sarà trasmesso entro fine anno a Inail per l’approvazione, il finanziamento già previsto dal decreto interministeriale del 5 novembre 2024 e la realizzazione.

Questo percorso condurrà alla procedura di gara per la costruzione, che ha un costo complessivo di 347 milioni di euro. Nel corso del 2026 Inail provvederà alla validazione del progetto e alla gara per la realizzazione tramite appalto integrato. La durata prevista dei lavori è di cinque anni. Trattandosi di un’opera pubblica di rilevante complessità finanziata dallo Stato, come previsto dal Codice degli appalti il progetto è stato trasmesso anche al Consiglio superiore dei Lavori pubblici, massimo organo tecnico dello Stato, che esprimerà il proprio parere entro i prossimi 45 giorni.

Come sarà il nuovo ospedale

Costruito un’area comunale di circa 60.000 metri quadrati compresa tra corso Regina Margherita, corso Lecce e corso Appio Claudio (la cosiddetta area dei giostrai), si propone come risposta concreta alle criticità emerse durante l’emergenza pandemica e rappresenta un passo decisivo per superare le attuali limitazioni strutturali di Maria Vittoria e Amedeo di Savoia, ormai non più adeguati ai modelli organizzativi contemporanei. Torino e la sua area metropolitana avranno così un presidio di cura innovativo e moderno.

Fin dalle prime fasi, il progetto è stato sviluppato con il supporto scientifico del Politecnico di Torino, con l’obiettivo di definire linee guida innovative e pienamente coerenti con le tempistiche previste da Inail.

Ad aggiudicarsi la gara di progettazione è stato il raggruppamento temporaneo guidato da ATI-Project (mandataria), con SMA Progetti, Ferrari Giraudo e Associati, 3E Ingegneria e P’arcnouveau.

La soluzione proposta prevede un complesso moderno e funzionale da oltre 500 posti letto articolato in sei torri collegate tra esse, con parcheggi, aree verdi pubbliche e semi-pubbliche, terrazze panoramiche, percorsi pedonali e carrabili definiti, oltre a spazi dedicati alle emergenze e alla terapia intensiva. Sarà anche un nuovo hub per il Dipartimento Materno-Infantile dell’azienda sanitaria e comprenderà un Blocco Emergenza dedicato, comprensivo di Pronto soccorso, blocco operatorio e interventistico, con accessi indipendenti.

Le torri avranno un’altezza massima di cinque piani per quattro degli edifici, con possibilità di futura espansione per le restanti due. I principali impianti tecnologici saranno collocati in copertura, integrati da pensiline fotovoltaiche, in un’ottica di sostenibilità ed efficienza energetica.

Dal punto di vista architettonico, l’involucro unirà materiali tradizionali come il mattone ad ampie vetrate ed elementi contemporanei, in armonia con il contesto urbano torinese.

c.s. uff. st. giuntaregionale, s.zo.

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