EVENTI - 17 settembre 2025, 09:56

A Grignasco presentato il libro : "Argurdansi" di Aldo Lanfranchini

A Grignasco presentato il libro : "Argurdansi" di Aldo Lanfranchini

A Grignasco presentato il libro : "Argurdansi" di Aldo Lanfranchini

Proseguono con successo di pubblico le presentazioni del nuovo libro di Aldo Lanfranchini: Argurdansi. Interviste e ricordi valsesiani. Dopo Alagna, il 13 settembre il volume è stato presentato a Grignasco in un incontro organizzato dall’Assessorato alla Cultura nella Sala Consiliare, alla presenza del Sindaco Roberto Beatrice, di un pubblico numeroso e di tre degli intervistati: Alice Freschi, Arduino Vettorello, Gianpiero Paracchini.

A presentare l’autore è stato Lorenzo Della Peruta, che ha dialogato con il Paribell con competenza e affetto, sottolineando come queste undici interviste riassumano la vita della Valle nel secolo appena terminato. Aldo si è soffermato sulla copertina disegnata dall’artista Pietro Chiodo che ha saputo condensare l’essenza della “valsesianità”.

L’Autore ha commentato e sintetizzato ciascuna delle undici interviste a valsesiani che, in tempi diversi, si sono espressi in vari campi, dalla politica all’industria, all’agricoltura, al commercio, alla scienza. Le interviste più lontane, che risalgono al 2014, nacquero su sollecitazione di Emilio Stainer, “amico e Maestro” di Aldo e furono fatte al Teino, Antonio Ferraris e ad Aldo Ferla: “Il Teino era una persona geniale, un vero inventore, mentre Aldo era davvero un uomo infaticabile che aveva fatto la guerra della quale conservava ricordi anche dolorosi”. Persona singolare e generosa è l’imprenditore Franco Manio, che vive a Varallo, conosciuto da Aldo attraverso gli Alpini: “Il suo racconto è fatto di molti episodi, flash che spaziano nel tempo: Franco intervenne subito con i suoi mezzi e i suoi uomini nella terribile notte della frana del Levante. E’ un uomo pieno di sorprese e di interessi”. Un altro alpino intervistato è stato Mario Montini, compagno di scuola di Aldo: “Era il portiere del Borgosesia, è stato premiato con il Premio Fedeltà alla montagna perché da vent’anni, tutte le domeniche sale alla Res, apre il Rifugio e cucina”.

Aldo si è soffermato su un grignaschese DOC: Dante Vignoli, classe 1930, che, a novantacinque anni, ha mantenuto una mente lucidissima: “Non è presente all’incontro perché questa era proprio la settimana di vacanza che ogni anno trascorre in Toscana, spostandosi alla guida della sua potente Volvo Station Wagon: Dante è il classico grignaschese che non ha mai avuto paura di lavorare, aveva un obiettivo e lo realizzava. Questa persona veramente speciale inventò il self service dei fiori a Milano, fatto conoscere andando nelle sale cinematografiche a reclamizzare questo servizio nell’intervallo tra il primo e il secondo tempo”.

Con la famiglia di Alice Freschi e con quella di Nanda Paracchini Aldo Lanfranchini ha mantenuto un’amicizia che risale all’infanzia, erano la “Banda dla Cuntrà Larga”: “Essendo molto amico di suo fratello Roberto, conobbi Alice Freschi, che intraprese la carriera di archeologa subacquea, fu Gin e anche Sindaco di Borgosesia, dimostrando una particolare saggezza. Devo molto a suo nonno, l’archeologo e scultore Carlo Conti, che conobbi frequentando la casa e che mi avviò alla conoscenza del latino, quando mi chiedeva di scrivere i nomi dei reperti che aveva raccolto e catalogava”.

Aldo ha parlato anche di Maria De Filippi di Rossa, donna di grande semplicità e umiltà, immobilizzata da una forma di displasia: “E’ una donna di grande acutezza, intelligenza e sensibilità, che non ha rimpianti” e di Vittorio Bertolini, oggi Sindaco di Carcoforo, che iniziò la sua carriera politica con Giulio Pastore: “Fu incaricato di coordinare e gestire la biblioteca circolante della Valle, negli anni dimostrò sempre un carattere forte e notevoli capacità organizzative”.

La storia dell’imprenditore Gianpiero Paracchini è emblematica dei “bacioru”, termine dialettale che indicava gli abitanti delle frazioni di Valduggia: lavoratori, seri, puntuali, persone affidabili, creatori di industrie che oggi sono un vanto per il nostro territorio.

Arduino Vettorello collaborò con Aldo nella stesura del Romanzo del ponte della Gula: la sua vicenda personale e professionale è lunga e ricca di colpi di scena. In questa intervista racconta dall’infanzia fino agli anni Cinquanta, mentre l’altra parte sarà pubblicata nel libro Varallo Curiosa di Ferruccio Baravelli, che sarà presentato a novembre in Biblioteca a Varallo: “Arduino nato a Gattinara, vissuto a Prato Sesia, aveva un padre socialista e andò a scuola nel Ventennio, dimostrando fin da bambino una grande forza di carattere. Fu Direttore della filiale di Varallo della Banca Popolare di Novara, poi si spostò alla Loro Piana, dove rimase fino alla pensione. Fondatore del Museo dell’Energia a Varallo, oggi ha realizzato il suo sogno di possedere una parte del canale: le tre centrali idroelettriche sono sue”. Vettorello è intervenuto per sottolineare gli enormi cambiamenti avvenuti nella società, dei quali si rischiava di perdere memoria: “Mi è piaciuto rievocare quegli anni in cui si è forgiata la fisionomia della nostra Valle”.

C.S. Piera Mazzone, M.C.T.

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