Scopello si prepara a vivere uno dei suoi appuntamenti più suggestivi e tradizionali: la Fiera di San Michele, che comprende il raduno delle mandrie e i mercatini di artigianato e prodotti tipici, a cui si aggiunge il “Pranzo del pastore” e, la sera precedente, sabato 27 settembre, la Cena delle Associazioni.
<<La Fiera di San Michele è uno dei momenti più attesi dell’anno, sia per Scopello che per tutta la Valsesia – dice il Sindaco Antonella De Regis – ha le sue radici nel Medioevo, quando i pastori scendevano dagli alpeggi per partecipare alle fiere in alle: prima a Riva Valdobbia, il sabato, e poi a Scopello, la domenica. Da oltre mezzo secolo si è ridato slancio alla manifestazione, con una ampia partecipazione di allevatori, che portano i loro animali nei prati della Fonderia, vicino al Sesia, e qui mettono in vendita anche i loro prodotti caseari e gastronomici. A questo carattere prettamente legato al mercato dei bovini e dei prodotti derivanti dal loro allevamento, - continua Antonella De Regis - si è aggiunto, nei primi anni Duemila, per volere dell’allora Sindaco Paolo Ferraris e della Pro Loco, l’intento espositivo, con numerose bancarelle, tra cui spiccano quelle di prodotti di hobbistica e artigianato, sempre numerose: gli espositori sono attratti dal gran numero di visitatori e dallo spirito autentico che anima la manifestazione>>.
Molto interessante l’aspetto enogastronomico, articolato su due momenti sempre molto gettonati: <<La sera del sabato, si tiene la Cena delle Associazioni con la “Panissa Vercellese” grazie al gruppo di cuochi esperti di Arborio – spiega ancora la prima cittadina – mentre per il pranzo della domenica, eccoci con un vero e proprio patrimonio della tradizione italiana: il pranzo del pastore, preparato dai cuochi della Pro Loco, che si compone di un minestrone con la trippa, cucinato in grandi pentoloni di rame sul fuoco a legna. Due appuntamenti da non perdere – continua Antonella De Regis – infatti sono in molti coloro che approfittano di questa occasione per prenotare il pernottamento nei b&b e godersi la due giorni di festa>>.
La fiera dei bovini si conclude con la consegna dei premi messi in palio dal Comune di Scopello: <<Offriamo agli allevatori dei campanacci artigianali – conclude il Sindaco De Regis – che sottolineano il pregio dei loro esemplari e l’importanza dell’allevamento nell’economia di montagna>>.
Un momento sempre molto toccante è dedicato al ricordo di Paolo Ferraris, amatissimo Sindaco di Scopello prematuramente scomparso: la Pro Loco ogni anno intitola a Ferraris un premio speciale, un campanaccio di particolare pregio, originale Chamoix Devouassoud, che viene donato a uno dei partecipanti, estratto a sorte. È un modo per rendere omaggio ad un grande Sindaco, che ha profuso impegno e passione per far crescere Scopello e portarlo alla ribalta sia in campo sportivo, con i Mondiali di Canoa, che turistico, con tante iniziative affascinanti, tra cui il rilancio di questa bella fiera.