AL DIRETTORE - 28 settembre 2025, 11:00

Il rammarico di un volontario: "Spesso durante i servizi veniamo insultati e non ci sentiamo tutelati"

Il rammarico di un volontario: "Spesso durante i servizi veniamo insultati e non ci sentiamo tutelati"

Il rammarico di un volontario: "Spesso durante i servizi veniamo insultati e non ci sentiamo tutelati"

Buongiorno,
sono un volontario con oltre vent’anni di esperienza e sento il bisogno di condividere il mio rammarico riguardo a situazioni spiacevoli in cui spesso ci troviamo, senza sentirci tutelati. Svolgiamo il nostro servizio in piena disponibilità e senza obblighi, ma capita frequentemente di trovarci di fronte a comportamenti aggressivi o offensivi da parte di chi non accetta la nostra presenza e il nostro operato.

Molte persone sembrano dimenticare che il nostro ruolo è offrire un servizio, agevolare chi ne ha bisogno e contribuire alla buona riuscita di eventi e iniziative sportive. Nonostante questo, veniamo talvolta insultati, minacciati o provocati, senza avere strumenti per difenderci o far valere la nostra posizione.

Ci si trova in situazioni in cui basta un gesto, una parola sbagliata o un rifiuto da parte nostra per scatenare rabbia o reazioni aggressive. Il volontariato si basa sulla disponibilità e sull’impegno gratuito, ma questo non significa accettare ogni forma di insulti o provocazioni senza poter reagire in sicurezza ed essere tutelati.

Non chiediamo riconoscimenti o ringraziamenti, ma sarebbe importante che il nostro impegno fosse rispettato e tutelato. Vale la pena chiedersi: se tutti i volontari smettessero di intervenire o decidessero di non dare più il proprio contributo, come verrebbero gestiti eventi, manifestazioni e servizi?

Continueremo a fare volontariato, perché la passione e la voglia di aiutare rimangono forti, ma è inevitabile che lo spirito con cui affrontiamo il nostro impegno non sia più lo stesso.

Lettera firmata da un volontario - cc

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