Borgosesia - 30 settembre 2025, 10:22

“Legami essenziali” emoziona il pubblico del Teatro Lux di Borgosesia

“Legami essenziali” emoziona il pubblico del Teatro Lux di Borgosesia

“Legami essenziali” emoziona il pubblico del Teatro Lux di Borgosesia

Il Teatro Lux ha ospitato una serata intensa con il musical “Legami essenziali. Sinfonia in 8 tempi oltre la memoria che fugge”, proposto dall’associazione Enarmonia in occasione del mese dedicato alla sensibilizzazione sull’Alzheimer.

Gli attori Matteo Chippari e Sara Urban, accompagnati dalle musiche dal vivo di Gabriele Artuso e Marta Fortis, hanno dato corpo e voce a storie che raccontano cosa significhi convivere con una malattia capace di cambiare le relazioni familiari. Le immagini colorate e in continua trasformazione di Elisa Denti hanno arricchito la scena, restituendo l’idea di una memoria che si frammenta e si ricompone.

Voci e vissuti raccolti

Il progetto è stato coordinato dalla psicologa Irene Orsi, che ha spiegato come i testi nascano dall’elaborazione di numerose testimonianze di figli, parenti e operatori. Ne è emerso un mosaico di emozioni: smarrimento, dolore, ma anche resilienza e la necessità di trovare nuovi linguaggi per restare accanto a chi non ricorda più.

Silenzi e musica al centro della scena

La rappresentazione ha colpito per l’uso dei silenzi, capaci di dire più delle parole, e per la forza della musica, che ha scandito gli otto momenti della “sinfonia”, accompagnando lo spettatore in un percorso emotivo che andava dal disorientamento iniziale fino alla riscoperta del legame profondo tra le persone.

Il valore della scrittura e del ricordo

Tra i messaggi emersi, l’importanza della scrittura come strumento per alleggerire il peso dei pensieri e dare continuità alla relazione con chi vive la malattia. Non compassione, dunque, ma vicinanza concreta e quotidiana, fatta di piccoli gesti e parole condivise.

Un finale intenso

Il momento conclusivo ha visto la lettura di una poesia affidata ad Antonella, una delle figlie coinvolte nel progetto: “Tu dimentichi, ma io ricordo per entrambi… ci riconosciamo anche se non sappiamo più chi siamo”. Un messaggio consegnato simbolicamente al pubblico sotto forma di un rotolo legato da un nastro viola, segno tangibile della memoria da custodire.

Lo spettacolo ha trasformato il teatro in un luogo di riflessione collettiva, ricordando che l’Alzheimer non cancella le persone: cambia i modi di comunicare, ma non spezza i legami che uniscono le vite.

Redazione J.B.

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