Il 10 ottobre è stata celebrata in tutto il mondo la giornata mondiale della salute mentale: il Distretto Lionistico 108Ia1, ha invitato i Club a organizzare incontri sul tema della prevenzione e il Lions Club Valsesia ha chiesto alla dottoressa Anna Carla Arlunno, neuropsichiatra infantile di parlare dei disturbi infantili che si possono riscontrare in ambito scolastico, spiegando come riconoscerli. Alla serata sono stati invitati i Dirigenti Scolastici di Borgosesia, Vincenzo Guida, di Quarona, Stefano Gheller e la facente funzioni di Varallo, Ilaria Bonazzi, erano presenti anche le Insegnanti Monica Bergamasco di Borgosesia e Elisabetta Spallazzo di Varallo.
Per la terza volta il Lions Club Valsesia ha ospitato la Dottoressa Arlunno, nota per la sua competenza, ma anche per la chiarezza con la quale espone gli argomenti trattati. Partendo da una fotografia del padre Vito Arlunno che frequentava la quinta elementare a Ghemme nel 1960/61 in una classe tutta maschile di quarantuno bambini, è passata alla sua foto di classe nel 1990/91 con ventisei bambini e bambine, di cui una con riconosciuta disabilità, terminando con l’immagine della classe della figlioccia che frequenta una classe di sedici scolari: con due bambini con disabilità grave e sostegno, un disabile lieve, due bambini non di madre lingua italiana, la Dottoressa Arlunno ha messo in luce la grande “differenza” che gli insegnanti si trovano a dover gestire: “Oggi si riscontra un aumento delle patologie psichiatriche e si è ridotta la data di esordio, ma non bisogna spaventarsi, quanto piuttosto imparare a distinguere i disturbi infantili, creare alleanze con la famiglia e con i medici per aiutare questi bambini a concretizzare i diritti garantiti loro dalla legge 104/1992 (diritto alla figura dell'insegnante di sostegno, a strumenti compensativi e all'adattamento dei programmi didattici) e dalla legge 170/2010 che riconosce ufficialmente la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e garantisce il diritto allo studio per gli studenti che ne sono affetti. Per farlo, la legge prevede l'adozione di strumenti compensativi e misure dispensative, l'elaborazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP) e la formazione degli insegnanti, raccomandando la collaborazione attiva tra operatori e insegnanti”.
“Stelle sulla terra”, un film del 2007, diretto da Aamir Khan, ambientato in India, che racconta la storia di un bambino di nove anni, Ishaan, e delle sue difficoltà nel rispondere alle richieste dell'ambiente scolastico, è stato il punto di partenza che ha permesso ad Anna Carla Arlunno di parlare dei DSA, ricordando che di questi disturbi hanno sofferto personaggi famosi come Einstein, poi ha parlato dell’ADHD, acronimo inglese di Attention Deficit Hyperactivity Disorder, che si traduce in italiano come Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (DDAI). Si tratta di un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da sintomi come disattenzione, iperattività e impulsività, che possono influenzare la vita di chi ne soffre: “Sono i bambini che rispondono prima che la formulazione della domanda sia terminata – impulsività verbale – che spesso sono logorroici, che sfidano l’autorità, manifestando disturbi di condotta”. Nel film “Alla ricerca di Nemo”, Dory, soffre per la perdita di memoria a breve termine (o deficit della memoria di lavoro), una condizione che le causa vuoti di memoria e l'incapacità di ricordare informazioni recenti o eventi appena trascorsi. Di questo disturbo furono affetti anche Leonardo da Vinci, Virginia Woolf, Walt Disney e molti altri.
I “Disturbi dello spettro autistico” emergono attraverso sintomi che includono difficoltà nella comunicazione sociale, interazioni sociali limitate, interessi ristretti e comportamenti ripetitivi. Le manifestazioni più comuni sono la difficoltà a stabilire un contatto visivo, problemi a condividere pensieri e sentimenti, preferenza per il gioco solitario, e comportamenti come stereotipie (dondolarsi, battere le mani), ansia e resistenza ai cambiamenti. Il personaggio di “Rain Man”, Raymond Babbitt (interpretato da Dustin Hoffman), era affetto da un disturbo dello spettro autistico con sindrome del savant, che include una memoria eccezionale e doti straordinarie in determinate aree, ma anche difficoltà nella comunicazione e nelle relazioni sociali. Nell’autismo, ha precisato la Dottoressa Arlunno, manca l'attenzione congiunta, la capacità di condividere l'attenzione con un'altra persona verso un oggetto o un evento comune, che si manifesta attraverso lo scambio di sguardi, gesti come indicare o mostrare, e la consapevolezza reciproca di questa condivisione: “È una competenza fondamentale per lo sviluppo del linguaggio e delle abilità sociali nei bambini”. Soffrono di disturbi dello spettro autistico Greta Thumberg, Susanna Tamaro, Anthony Hopkins, rimangono sospetti di questo disturbo Stanley Kubrick e Andy Warhol.
Anna Carla Arlunno ha sottolineato che l’autismo non è un disturbo rato: “In Italia presenta questo disturbo un bambino su settantasette e per i due terzi si associa ad un buon livello cognitivo e ad una buona capacità verbale”. Nel film “Il contabile” Christian Wolff è un matematico autistico che ha più affinità con i numeri che con le persone. Lavora sotto copertura in uno studio di una piccola città di provincia, come contabile freelance per alcune delle organizzazioni criminali più pericolose del mondo.
La Dottoressa Arlunno ha anche accennato agli studenti “plusdotati”, Apc, con un quoziente intellettivo superiore a 130, che sono tra il 5 e l’8%: “Hanno un’intelligenza sopra la media, ma spesso sono invisibili, distratti e turbolenti, spesso annoiati, possono avere problemi comportamentali: nessuno deve essere lasciato indietro, ma allo stesso tempo nessuno deve essere limitato rispetto al proprio potenziale”.
Dopo aver parlato delle patologie neuromuscolari pediatriche, un gruppo di malattie che colpiscono l'unità motoria, cioè i nervi che collegano il cervello e il midollo spinale ai muscoli, che possono manifestarsi alla nascita o più tardi e causano debolezza, difficoltà di movimento e altri sintomi come problemi di deglutizione e respirazione, ha concluso raccomandando che bisogna imparare a riconoscere e ad accettare la diversità, Arlunno ha citato il film: “Mio fratello rincorre i dinosauri”, in cui il protagonista, Giacomo (Jack), dopo essersi vergognato della diversità del fratello Giovanni, scopre il senso della diversità attraverso gli occhi del fratello stesso, superando il conflitto con i genitori e trovando il coraggio di chiedere scusa.
Rispondendo alle domande del pubblico la relatrice ha precisato che oggi si sottolineano i deficit della funzione cognitiva e si evidenziano attraverso test standardizzati, ma il passaggio successivo, imprescindibile, è la diagnosi di un esperto. Sollecitata dal Dirigente Gheller ha parlato del FIL, Funzionamento Intellettivo Limite, riferito a persone con capacità intellettive non ottimali e difficoltà di adattamento alle richieste ambientali e scolastiche, pur non rientrando nelle categorie di disabilità intellettiva: “Questo deficit oggi sta aumentando a causa del crescente svantaggio socio-culturale, che non dipende solo dalla povertà di mezzi di sostentamento”.