POLITICA - 14 ottobre 2025, 17:36

Pd contro Cirio: "Piemonte riceve 159 mln in più per la sanità, ma li usa per i gettonisti"

I dem denunciano poi il calo di infermieri e medici: "Oltre 400mila piemontesi rinunciano a curarsi". Il 17 e 18 ottobre i dem organizzato la Conferenza regionale sulla sanità

Pd contro Cirio: "Piemonte riceve 159 mln in più per la sanità, ma li usa per i gettonisti"

Pd contro Cirio: "Piemonte riceve 159 mln in più per la sanità, ma li usa per i gettonisti"

Liste d’attesa infinite, riduzione del personale medico e degli infermieri, turni di lavoro massacranti. Sono queste alcune dei problemi della sanità piemontese, ormai protagonisti delle cronache quotidiane. Criticità con cui si confrontano spesso i cittadini che cercano di prenotare una visita ed i dottori negli ospedali, nonostante il Piemonte riceva “159 milio di euro in più all’anno rispetto alle altre regioni”.

Pentenero: "Risorse gestite male"

“Le risorse ci sono, - ha sintetizzato la capogruppo regionale del PD Gianna Penteneroma vengono gestite male”. I dem tornano così all’attacco del governatore Alberto Cirio e dell’assessore alla Sanità Federico Riboldi, forti anche dei rapporti Gimbe e Agenas che certificano il calo di personale e la rinuncia alla cura da parte dei cittadini.

I 159milioni di euro equivalgono a 2.800 euro pro-capite in più per piemontese all’anno da destinare alle cure sanitarie. Ma dove vanno a finire questi soldi? I rivoli in cui si disperdono, per il Partito Democratico, sono tanti. Il grande ricorso ai gettonisti, ma anche i ritardi nella rivoluzione digitale. “In Piemonte – ha spiegato Pentenero – ci sono 65 piattaforme sanitarie diverse tra le Asl, che non dialogano tra di loro. La programmazione poi è assente”.

"Nessuno spende di più per i gettonisti" 

Secondo il rapporto Gimbe – ha aggiunto il collega Daniele Vallecon 115milioni di euro destinati ai gettonisti, siamo la Regione che spende di più in Italia per gettonisti, con 115 milioni di euro destinati a questo settore”. Per dare un metro di confronto la Lombardia, che è grossa due volte e mezzo la nostra regione, ne investe 100. Un quarto della spesa italiana per gettonisti è in Piemonte.

Come confermato da Agenas e Fondazione Gimbe – ha proseguito il consigliere Domenico Rossida quando governa Cirio, medici ed infermieri sono diminuiti”. Per dare qualche dato, la nostra regione ha perso 289 dottori, 473 infermieri e 49 pediatri. L'unico dato positivo è quello degli Oss, con 909 persone assunte (+13,38%).

L’esito – ha sottolineato il segretario regionale del Pd – è sotto gli occhi di tutti: liste d’attesa infinite e tra il 2023 ed il 2024 quasi 400mila piemontesi hanno rinunciato a curarsi”.

"Sotto attacco la salute della donna"

Come denunciato da tempo poi, è "sotto attacco la salute della donna”. Viene evidenziato come “chiuiudono tutti i servizi territoriali ed il numero di consultori pubblici è insufficiente. La procreazione assistita e l’interruzione di gravidanza sono previsti come diritto dai Lea, ma in Piemonte non hanno percorsi specifici” ha spiegato Nadia Conticelli.

In Piemonte ci sono 250mila persone non autosufficienti, ma meno della metà riceve qualche forma di sostegno finanziario in RSA, centro diurno o a domicilio” ha sottolineato la consigliera Monica Canalis

Il 17-18 ottobre “La salute è un diritto”

Il 17 e 18 ottobre il Pd ha quindi organizzato la Conferenza regionale sulla sanità “La salute è un diritto”. Una due giorni con il coinvolgimento di Università, Ordini professionali e sindacati che si terrà presso la sede Engim di corso Palestro: tra gli ospiti Marina Sereni, referente nazionale Pd per la sanità e l’ex ministro della salute Roberto Speranza.

La replica di Riboldi: "Accuse strumentali"

"Ancora una volta il Pd del Piemonte usa la sanità per un attacco politico del tutto strumentale e immotivato, leggendo male i dati dei rapporti Gimbe ed Agenas che, invece, come è noto a tutti, attestano che la sanità della nostra regione è tra le migliori d’Italia, con buona pace dei disfattisti", ha replicato a stretto giro di posta l'assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi. "Sulle liste d’attesa, come detto più volte da un anno, è in atto un’inversione di tendenza che deve essere consolidata nei prossimi mesi. Per intanto, abbiamo recuperato oltre 100.000 prestazioni in pochi mesi. E lo sforzo prosegue.
Per il personale, nessuna riduzione ma un aumento di 4000 assunzioni dal 2019  pur in un contesto di grande difficoltà nel reperimento di medici ed infermieri che riguarda tutte le Regioni e non è certamente addebitabile a questa Giunta".

"Ricordo anche al Pd che il dato di 2.000 assunzioni negli ultimi 2  anni è certificato dall’Osservatorio sulle assunzioni straordinarie del personale, costituito nel 2023, e di cui fanno parte i sindacati del comparto e della dirigenza medica - ha poi aggiunto Riboldi - Assurda e surreale l’accusa di gestire le male le risorse. Per quanto riguarda la difficoltà di accesso alle cure, sono stato il primo a sottolinearla pubblicamente ed il nostro lavoro cerca proprio di rimediare a questa situazione che nasce da errori del passato e dal taglio selvaggio di tante strutture operato dal centro-sinistra negli anni in cui governava (male) la sanità. Per i gettonisti, gli ultimi dati ci dicono che il loro utilizzo è in calo, come da indicazioni date alle direzioni generali delle Asr".

red.torino oggi, s.zo.

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