Il decreto sulle acque reflue approvato dal Consiglio dei Ministri è importante per garantire un corretto utilizzo di tutte le risorse idriche disponibili, aumentando i volumi a disposizione delle aziende agricole rispetto alle problematiche legate ai cambiamenti climatici. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente il provvedimento approvato in CdM su iniziativa del Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin.
“Il decreto disciplina l’uso sicuro delle acque reflue, fornendo un quadro normativo essenziale per far fronte alle sempre più frequenti situazioni di siccità, sostenendo l'irrigazione in agricoltura - spiegano il Presidente di Coldiretti Vercelli-Biella Roberto Guerrini e il Direttore Luciano Salvadori - Oltre a garantire la disponibilità di nuovi volumi nelle situazioni straordinarie di crisi, il provvedimento prevede la partecipazione delle organizzazioni agricole nella fase della pianificazione dell’uso e del monitoraggio dei rischi, nonché la sottoscrizione di accordi di programma tra gestori degli impianti e gestori delle reti di distribuzione per definire le risorse necessarie agli investimenti. La garanzia dell’acqua è centrale per l’agroalimentare italiano con circa il 41% del valore aggiunto prodotto dal settore che deriva proprio da produzioni irrigue. Per assicurare una piena disponibilità delle risorse è anche necessario – aggiungono Guerrini e Salvadori - puntare sulla realizzazione di un grande piano di invasi multifunzionali capaci di garantire l’approvvigionamento idrico e produrre energia pulita. L’obiettivo del progetto proposto da Coldiretti è raddoppiare la raccolta di acqua piovana garantendone la disponibilità per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita idroelettrica, grazie ad appositi sistemi di pompaggio, contribuendo anche alla regimazione delle piogge in eccesso e prevenendo il rischio di esondazioni”.





