L’Unione Montana dei Comuni della Valsesia ha ufficialmente candidato al bando regionale Invecchiamento Attivo il progetto “Varallo Attiva”, un’iniziativa pensata per promuovere il benessere degli over 65 attraverso attività condivise con i giovani studenti dell’Istituto Alberghiero di Varallo.
Il progetto, inviato alla Regione il 18 novembre, è stato sviluppato dai Servizi Socioassistenziali dell’UMV sotto la guida della dott.ssa Jessica Chiarolla e del dirigente dott. Gustavo Lana.
Alla base dell’idea c’è la realizzazione di un orto urbano intergenerazionale, dove anziani e studenti coltiveranno insieme ortaggi che diventeranno ingredienti per laboratori di cucina sostenibile. Le ricette elaborate durante le attività verranno poi raccolte in un ricettario dedicato.
Collaborazioni strategiche sul territorio
L’iniziativa vede l’Unione Montana come capofila, ma si fonda su collaborazioni decisive.
Il Comune di Varallo, grazie alla disponibilità del sindaco Pietro Bondetti, metterà a disposizione l’area destinata alla creazione dell’orto.
L’Istituto Alberghiero, guidato dalla dirigente Angela Maria Vicario, individuerà le classi coinvolte e aprirà le proprie cucine per i laboratori pratici.
Sono inoltre previste visite didattiche ai Giardini Botanici Alpe Fum Bitz di Alagna e di Guardabosone, di cui la dirigente Vicario è direttore scientifico.
Una proposta in linea con gli obiettivi regionali
«Il progetto risponde pienamente agli indirizzi del bando, che promuove iniziative capaci di valorizzare il sapere degli anziani e di creare nuove occasioni di dialogo tra generazioni» spiega l’Assessore ai Servizi Socioassistenziali, Francesco Nunziata.
L’Assessore sottolinea inoltre l’importanza del ruolo educativo dell’iniziativa: «Varallo ha una tradizione agricola e gastronomica radicata. Trasmettere questa identità culturale ai ragazzi significa custodire un patrimonio che appartiene a tutta la comunità».
In attesa del finanziamento regionale
Se approvato, Varallo Attiva potrà contare su un finanziamento di circa 30mila euro, che permetterà di avviare tutte le attività previste.
«È un progetto che unisce memoria, conoscenza e futuro – conclude Nunziata – Speriamo possa essere riconosciuto e sostenuto dalla Regione, perché rappresenta un’opportunità preziosa per tutta la città».





