Ultim'ora - 23 novembre 2025, 07:04

Elezioni Regionali: si vota oggi in Campania, Puglia e Veneto

Elezioni Regionali: si vota oggi in Campania, Puglia e Veneto

(Adnkronos) -

Veneto, Campania e Puglia al voto oggi e domani per le elezioni regionali 2025. I cittadini sono chiamati ad eleggere il presidente della giunta e il consiglio regionale delle tre regioni. Urne aperte dalle ore 7 alle 23 di oggi, domenica 23 novembre 2025, e domani, lunedì 24 novembre, dalle ore 7 alle 15.  

Contemporaneamente si terrà anche il turno elettorale straordinario nei comuni delle regioni a statuto ordinario sciolti per infiltrazioni e condizionamenti di tipo mafioso: interessati Monteforte Irpino (Avellino), Caivano (Napoli), Acquaro e Capistrano (Vibo Valentia).  

Al voto quasi 12 milioni di cittadini. Ecco chi sono i candidati e come funziona il voto, regione per regione. 

 

In Veneto sono chiamati alle urne 4.296.562 elettori per eleggere il nuovo governatore e i 49 consiglieri regionali, scelti tra 845 candidati distribuiti in 16 liste. I candidati presidente sono: 

 Alberto Stefani per il centrodestra (Lega, Fdi, Fi, Udc, Noi Moderati, Liga Veneta Repubblica);  

 Giovanni Manildo per il campo largo (Pd, M5s, Avs, Il Veneto che Vogliamo, Rete delle Civiche Progressiste, +Europa, Volt Italia, Psi, Movimento Socialista Liberale); 

 Fabio Bui per i Popolari per il Veneto;  

 Marco Rizzo per Democrazia sovrana popolare;  

 Riccardo Szumski per la lista Resistere. 

Rispetto al 2020 ci sono 140mila elettori in più: tra questi oltre 252mila giovani al primo voto regionale e 22mila neo-18enni. Le circoscrizioni sono sette, corrispondenti alle province: Treviso è la più popolosa, seguita da Padova, Vicenza, Verona, Venezia, Belluno e Rovigo. 

Una particolarità: i veneti iscritti all’AIRE sono 524mila, ma alle regionali possono votare solo tornando in Italia. 

 

In Campania votano circa 5 milioni di cittadini per eleggere il successore di Vincenzo De Luca e i 50 membri del Consiglio regionale. Le sezioni sono 5825, metà delle quali a Napoli. I candidati presidente sono: 

Roberto Fico per il centrosinistra, sostenuto da 8 liste; 

 Edmondo Cirielli per il centrodestra, sostenuto da 8 liste; 

Nicola Campanile Per – Per le persone e la comunità 

Giuliano Granato di Campania popolare 

Carlo Arnese di Forza del popolo 

 Stefano Bandecchi di Dimensione Bandecchi 

La soglia di sbarramento è 2,5% per tutte le liste, che sarà sufficiente per assegnare uno dei 50 seggi. I seggi sono ripartiti così: 27 Napoli, 9 Salerno, 8 Caserta, 4 Avellino, 2 Benevento. 

 

In Puglia sono oltre 3,5 milioni gli elettori chiamati a scegliere il nuovo presidente dopo i dieci anni di mandato di Michele Emiliano. I seggi sono 4.032 distribuiti in 258 comuni. I candidati presidente sono: 

Ada da Donno, per Puglia pacifista e popolare (con una unica lista che raggruppa Partito comunista italiano, Potere al Popolo, Risorgimento socialista);  

 Sabino Mangano per l'Alleanza civica della Puglia, con una unica lista che mette insieme i movimenti Marziani e Next Italia;  

 Antonio Decaro, candidato dei Progressisti con sei liste: Partito democratico, Movimento 5 stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Decaro presidente, Per la Puglia–Decaro Presidente, Avanti Popolari con Decaro (dove c'è anche il Psi che presenta alcune candidature in Salento);  

 Luigi Lobuono candidato della coalizione di centrodestra con cinque liste: Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega (insieme a esponenti di Udc, Nuovo Psi e Puglia popolare), Noi Moderati-Civici per Lobuono, La Puglia con Noi (solo nelle circoscrizioni Bat, Lecce, Taranto). 

Le circoscrizioni sono sei: Foggia, BAT, Taranto, Brindisi, Lecce e l’area metropolitana di Bari. In Puglia è consentito il voto disgiunto tra la lista e il candidato presidente. Cinquanta i seggi in palio in Consiglio regionale più il presidente eletto. 

Soglia di sbarramento e al 4% per le liste in coalizione, 8% per quelle singole. ono al massimo due le preferenze che gli elettori possono esprimere ma soltanto se sono a favore di candidati di sesso diverso e che facciano parte della stessa lista. Se si indicano candidati dello stesso sesso o di liste diverse la scheda viene annullata. 

 

 

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