Il Museo Conti di Borgosesia si prepara a riaprire dopo circa due anni di chiusura, un periodo reso necessario da un ampio intervento di messa in sicurezza che ha coinvolto l’intero complesso, comprendendo anche Pro Loco, biblioteca e palestre. A confermarlo è Paolo Urban, che illustra lo stato dei lavori e le novità introdotte in vista della riapertura.
Lavori di sicurezza e adeguamenti strutturali
Durante la chiusura sono stati eseguiti importanti interventi: sostituzione e rinforzo delle parti strutturali, adeguamento delle vie di sicurezza e miglioramento generale della stabilità dell’edificio. Operazioni complesse ma indispensabili per garantire la piena fruibilità degli spazi e la tutela dei visitatori.
Le novità: tecnologia e nuovi spazi didattici
Accanto agli interventi tecnici, il museo si presenterà rinnovato anche dal punto di vista funzionale. All’interno è stato installato un grande led wall, che verrà utilizzato sia per la normale attività museale – con video, immagini e contenuti sugli scavi riprodotti in loop – sia come supporto durante conferenze e incontri culturali del fine settimana.
Un’altra importante novità riguarda la parte posteriore della struttura, finora inutilizzata, ora recuperata e destinata alle attività scolastiche. In questi nuovi ambienti sono stati allestiti tavoli e postazioni per i laboratori dedicati ai bambini e ai ragazzi. È stato inoltre rimesso in funzione il proiettore, che verrà impiegato durante le attività didattiche per la visione di filmati e materiali di approfondimento.
Collaborazioni con le scuole già avviate
Sebbene il museo sia ancora chiuso al pubblico, la nuova gestione – insieme al dottor Artizio – ha già avviato un percorso di collaborazione con le scuole del territorio, preparando progetti e attività in vista della riapertura. L’obiettivo è riportare il Museo Conti a essere un punto di riferimento culturale e didattico per la città.
La data ufficiale della riapertura sarà comunicata nelle prossime settimane, ma i lavori conclusi e gli spazi rinnovati annunciano un ritorno significativo di una delle realtà culturali più importanti di Borgosesia.





