Luigi Carrara e sua moglie Luisa dal 1999 hanno costituito e continuato ad alimentare un importante Fondo Bibliografico, intitolato alla figlia Alessandra. In un quarto di secolo sono stati donati migliaia di libri, riviste, poster d’arte e materiale multimediale, che, per volontà degli offerenti, non sono stati mantenuti uniti, ma sono inseriti nelle varie sezioni della Biblioteca, riconoscibili grazie al caratteristico ex libris: un gufo, antico simbolo di saggezza, animale sacro a Minerva e una lampada accesa, racchiusi da una elegante cornice di rami di quercia. I volumi donati riflettono l’amore per l’arte, la storia ed i viaggi, l’innato gusto per il bello e l’armonia, che si manifesta anche attraverso la scelta di edizioni bibliograficamente di pregio, oltre che interessanti come contenuti. Grazie a Luigi Carrara i venti volumi del Codice Atlantico, riproposti in un’elegante veste tipografica, sono esposti nella Sala Conferenze della Biblioteca: dalla meccanica, alla matematica, all’astronomia, alla botanica, alla geografia, all’anatomia e alla fisica, il mondo di Leonardo trasmette immutate suggestioni. La notizia della morte di Gigi, come era conosciuto tra gli amici, è volata di bocca in bocca, accolta con sincero cordoglio e rimpianto per una persona da tutti riconosciuta come buona, generosa, discreta, tanto colto da essere di una francescana semplicità. Ogni martedì, puntuali, giungevano in dono nuovi libri e riviste, portati da Pinella e talvolta anche da Gigi, con il quale era sempre un piacere conversare. Ricordo l’attenzione, l’impegno e la fatica profusi questa estate nel suddividere i libri dell’amico Francesco Sargentini, tra la Biblioteca e l’IstorBiVe. Quante volte Gigi si inerpicò per le irte scale dell’edificio di Via Tonetti in cui Francesco aveva abitato, scendendo carico di robusti borsoni in cui riponeva ordinatamente i volumi. I regali di Natale erano naturalmente libri: belli, importanti, mai scontati, li riguardo allineati sullo scaffale, riconoscendoli come tappe di un dialogo che si era alimentato negli anni, da quando aveva ricoperto l’incarico di Vice Sindaco e Assessore alla Cultura, ed era stato un interlocutore attento, dotato di un rara capacità di ascolto. L’ultimo “Il grande racconto dei classici” di Piero Boitani, Presidente della Fondazione Valla, racchiude la sintesi della sua esistenza, condotta seguendo l’esortazione di Marco Aurelio, l’imperatore filosofo: a “vivere con gli dèi”, adattando sé stessi alla sorte assegnata. Grazie Gigi: sono certa che il gufetto di Minerva ti avrà accompagnato, trasformando il buio in luce, mancheranno la tua presenza fisica, la gentilezza di stampo antico e quel sorriso che ti illuminava il volto, ma sarai con noi ogni giorno attraverso i “tuoi” libri.






