Il Consiglio regionale ha approvato oggi il Piano socio-sanitario 2025-2030 dopo un ampio dibattito in aula.
“Abbiamo fatto un grande lavoro di cui ringrazio gli assessori Riboldi e Marrone, i tecnici e il Consiglio che ha dimostrato una grande maturità complessiva e dota finalmente il Piemonte di uno strumento di programmazione per la sanità. È un'approvazione storica perché un piano di programmazione mancava da trent'anni e oggi finalmente c'è: un piano completo, aggiornato e complessivo che ci aiuta a restituire il diritto alla salute alle persone” afferma il presidente della Regione Alberto Cirio.
“E’ una giornata storica per la sanità regionale, visto che è dal 1995 che il Piano non veniva integralmente riscritto. Dopo un anno di lavoro intenso, 600 audizioni da parte mia e del collega Marrone, nonché, della commissione Sanità e un vivace confronto tra maggioranza e opposizione in commissione, abbiamo un testo nuovo che mette al centro le persone e punta a riportare nell’alveo della sanità pubblica tutti i piemontesi, velocizzando i tempi d’attesa. Ora lavoriamo per attuarlo” dichiara l’assessore alla Sanità Federico Riboldi.
“Grazie a questo Piano socio-sanitario daremo vita ad una sanità davvero sociale, con 5 milioni per il nuovo fondo riservato ai caregiver familiari - spiega l’assessore alle Politiche sociali ed all’integrazione sociosanitaria Maurizio Marrone -. Centralità della persona nei piani di assistenza, priorità alla prevenzione e alla domiciliarità, e sostegno alle famiglie nell’accesso ai servizi rappresenteranno una svolta in Piemonte. Inoltre, con la nuova figura del direttore socio sanitario e la riforma delle residenze socio sanitarie metteremo finalmente i bisogni delle persone fragili al centro dell’azione regionale.”
Tra le novità del nuovo Pssr, un nuovo modello di gestione partecipata della sanità regionale, che parte dall’istituzione di tavoli di lavoro per specifiche patologie; l’avvio del corpo logistico sanitario piemontese, tramite l’istituzione di una rete di volontariato sanitario dedicata al trasporto e all’accompagnamento protetto di anziani e soggetti fragili nelle strutture ospedaliere per prestazioni programmate; l’introduzione del responsabile operativo degli ambienti sanitari ospedalieri territoriali, che sarà delegato all’umanizzazione e all’accoglienza all’interno del singolo presidio.
Il documento riguarda anche la realizzazione del Piano di edilizia sanitaria, che prevede 11 ospedali di nuova costruzione (Parco della Salute, della Ricerca e Innovazione di Torino, Città della Salute e della Scienza di Novara, ospedali ASL TO5 di Cambiano, Torino Nord, Savigliano, Cuneo, Alessandria, Ivrea, Vercelli, VCO, Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino), 4 grandi ristrutturazioni (ristrutturazione degli ospedali di Alba e di Bra e ampliamento degli ospedali di Borgomanero e Vercelli), 91 Case di Comunità, 30 ospedali di Comunità, 49 Centrali operative territoriali, Case di Comunità spoke che serviranno ad erogare maggiori servizi a livello territoriale.
“Un investimento di 5 miliardi di euro - precisa Riboldi – che servirà a modernizzare la sanità, ridurre lo spreco nel tempo lavoro degli operatori del comparto, attrarre le migliori professionalità, e, attraverso il potenziamento della rete territoriale, contribuirà a smaltire le liste d’attesa, liberare i luoghi ad alta intensità e svuotare l’emergenza-urgenza”.
Tra le altre novità, la nuova figura del direttore socio-sanitario, che dovrà occuparsi di territorio, rapporti con gli enti locali territoriali e integrazione sociale e sanitaria; le aggregazioni funzionali territoriali come nuovo modello per la medicina generale, garantendo una copertura capillare e continuativa, dalle 8 alle 20, 7 giorni su 7; il potenziamento dei servizi e l’istituzione di uno specifico settore regionale sulla salute mentale, con l’individuazione di un budget; il tavolo di coordinamento per la candidatura di nuovi IRCCS pubblici in varie specialità; l’avvio di tutti gli screening neonatali estesi disponibili in commercio e dei progetti di odontoiatria solidale per le fasce più deboli della popolazione. In tema di sanità digitale, il nuovo Cup integrato con l’intelligenza artificiale prenderà direttamente in carico i pazienti cronici e permetterà una gestione efficiente delle prenotazioni di visite ed esami, mentre l’ APP Piemonte in Salute consentirà di accedere in modo veloce a tutti i servizi sanitari.





