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Attualità | 30 dicembre 2025, 13:01

Residenze per anziani in Piemonte: dal 1° gennaio aumenti fino al 10% sulle rette

Al momento manca ancora il bando di sostegno alle attività di interesse generale di rilevanza locale degli enti del Terzo Settore. L'ultima gara risale al 2023, e aveva durata biennale

Residenze per anziani in Piemonte: dal 1° gennaio aumenti fino al 10% sulle rette

Residenze per anziani in Piemonte: dal 1° gennaio aumenti fino al 10% sulle rette

Dal 1° gennaio 2026 scatteranno aumenti fino al 10% delle rette nelle RSA riguardanti i posti non convenzionati con il Servizio Sanitario Regionale. Una stangata per moltissime famiglie piemontesi: per questo la capogruppo regionale del Pd Gianna Pentenero ha presentato un'interrogazione per chiedere alla Giunta Cirio chiarimenti urgenti sui rincari.

La questione è semplice: diverse strutture avrebbero già comunicato un incremento dei costi, già ad oggi elevatissimi per garantire assistenza a persone non autosufficienti. Questo nonostante il Patto per un Welfare innovativo e sostenibile, firmato nel 2024, garantisse il mantenimento delle tariffe per i posti privati. A distanza di poco più di un anno però lo scenario cambia in peggio.

"Deroghe assunzionali per i gestori"

"Mentre le famiglie piemontesi - chiarisce l'esponente dem - affrontano già costi elevatissimi per garantire ai propri cari non autosufficienti un’assistenza dignitosa, i gestori continuano a beneficiare delle deroghe assunzionali introdotte in pandemia, senza che ciò si traduca in un miglioramento dei servizi".

"È inaccettabile che, a fronte di condizioni agevolate e di impegni formali presi con la Regione, si proceda con aumenti che rischiano di mettere in ginocchio migliaia di cittadini che stanno già affrontando una crisi economica e sociale che dura ormai da anni” conclude la Presidente Pd.

Ma non è l'unica novità negativa che minaccia il Sociale. Al momento infatti manca il bando di sostegno alle attività di interesse generale di rilevanza locale degli enti del Terzo Settore. L'ultima gara risale al 2023, e aveva durata biennale.

AVS:"Terzo settore, a rischio 1,5 mln di risorse per il Piemonte"

Per questo la capogruppo regionale di AVS Alice Ravinale ha presentato prima di Natale un'interrogazione urgente alla giunta Cirio per avere chiarimenti. "Ad oggi, - spiega - il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha stanziato 4.940.150,00 Euro per il Piemonte, che tuttavia la Regione può utilizzare e mettere a bando soltanto in forza di specifici accordi di programma con il Ministero, che ad oggi non risultano approvati".

"Il dato preoccupante è che il provvedimento ministeriale di stanziamento delle risorse, adottato il 7 agosto 2025, parla chiaro: laddove non venga sottoscritto l'accordo, i fondi assegnati alla Regione verranno ridestinati ai progetti a valenza nazionale. La quota dei fondi "piemontesi" relativa al 2025 è pari a 1.413.687,00 Euro: rischiamo dunque di perdere queste preziose risorse? Stiamo parlando di finanziamenti vitali per organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, enti filantropici e società di mutuo soccorso" conclude la capogruppo.

red.torino,s zo.

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