"Mi hanno appena informato che al Pronto Soccorso di Borgosesia hanno preso servizio, per i turni notturni, i cosiddetti 'medici gettonisti' e che il primo giorno il medico ha dato il cambio al collega con due ore di ritardo perché anziché a Borgosesia era andato a Vercelli". In una nota stampa, il sindaco di Borgosesia Paolo Tiramani torna a intervenire sulle questioni sanitarie dopo l’ennesima telefonata di protesta di un cittadino riguardo all’ospedale Santi Pietro e Paolo, e spiega che questo è solo uno dei problemi: "In primo piano mi viene segnalata l’inesperienza dei medici – dice - che però pare siano pagati fior di quattrini. Non se ne può più: bisogna che certe scelte scellerate, frutto di quando il Piemonte era governato dalla sinistra, siano cancellate e che da Vercelli si diano segnali, una volta per tutte, che c’è l’interesse a far funzionare come si deve questo ospedale".
Nel mirino di Tiramani, c'è il modus operandi dell’Asl di Vercelli: "I piemontesi hanno detto addio a Chiamparino e alle sua politica inefficace – spiega Tiramani – ma evidentemente il direttore generale di Vercelli non se ne è accorta e continua a operare scelte non pragmatiche, tipiche della sinistra, che non salvaguardano l’interesse dei cittadini. Mi sorprende che il direttore del Pronto Soccorso, dottoressa Roberta Petrino, invece di sollevare il problema che riguarda il suo settore, non dica una parola – aggiunge il sindaco di Borgosesia - accontentandosi di organizzare un “viaggio della speranza” al medico per spedirlo da Vercelli (dove si è recato per errore) a Borgosesia, dove era atteso per svolgere il suo lavoro. E se in quelle due ore fosse successo qualcosa di grave? Cosa ne sarebbe stato dei pazienti?".
Tiramani aggiunge di essere stufo di una situazione che perdura da troppo tempo, ormai, e di aver richiesto più volte l’intervento dei sindaci a tutela dell’Ospedale cui fanno riferimento i Valsesiani e i tanti turisti che, in inverno ma anche in estate, popolano la Valsesia. "La mia attenzione nei confronti del buon funzionamento del nostro ospedale è costante – spiega Tiramani – e mi è riconosciuta dai cittadini: per questo appena c’è qualche criticità, vengo subito allertato. Il pronto soccorso, soprattutto per un ospedale come il nostro a cui fa riferimento una zona di montagna, è molto importante, non possiamo rischiare che non funzioni solo perché la direzione generale non riesce a garantire il servizio con personale proprio e si affida a cooperative esterne, che dimostrano di non essere in grado di dare le risposte giuste alle esigenze degli utenti".
Il sindaco di Borgosesia conclude sollecitando il direttore generale, Chiara Serpieri: "Anche a nome degli altri sindaci della Valsesia voglio che sia chiaro che esigiamo che l’Asl garantisca ai Valsesiani un servizio efficiente, con medici competenti e presenti, senza sprecare denaro pubblico per pagare soggetti esterni che poi si rivelano non all’altezza dei compiti che devono ricoprire". E infine attacca: «Se l’attuale amministrazione dell’azienda vercellese non è in grado di fare ciò, come sta dimostrando sempre di più, è tempo che venga sostituita".