L’approvazione all’unanimità del consuntivo 2019 e del bilancio preventivo 2020 approvati all’unanimità dall’assemblea dei volontari del Comitato Croce Rossa di Borgosesia la scorsa settimana, è stato l’ultimo atto amministrativo per il presidente in carica Pier Franco Zaffalon che conclude così il suo mandato quadriennale. E sono stati proprio gli ultimi quarantotto mesi di vita dell’associazione il tema su cui il presidente si è soffermato, ripercorrendo il cammino percorso, ricordando le realizzazioni, le attività, gli eventi più significativi della sua gestione. Ma prima di raccontare le tappe di questo percorso lungo, difficile, però sicuramente gratificante, il primo pensiero lo ha voluto dedicare ai volontari.
“Si conclude il mio incarico, ha affermato Pier Franco Zaffalon, ma senza la collaborazione, il contributo, la disponibilità, l’apporto, la dedizione di ciascuno di voi, quasi trecento volontari, non sarei qua a celebrare con voi i risultati ottenuti. La nostra associazione poggia sul servizio che ciascuno di noi offre, secondo le competenze, le conoscenze, il tempo che può dedicare agli altri, compatibilmente con gli impegni personali e familiari. Il nostro è un volontariato di sacrificio, di fatica, che ci consente di portare aiuto agli altri, a chi ha bisogno, a chi è in difficoltà e ti fa sentire bene con te stesso, perché hai fatto qualcosa per il prossimo. L’invito che rivolgo a noi tutti è di continuare questo servizio, migliorandone efficacia ed efficienza, se possibile”.
Il presidente ha brevemente evidenziato le più importanti realizzazioni, che vanno dalla manutenzione dei mezzi e della struttura, dall’acquisto di tre auto, un fuoristrada e un’ambulanza, alla formazione, che è elemento fondamentale per tutte le attività svolte. E ancora la posa di sette panchine rosse contro la violenza sulle donne (otto con l’ultima inaugurata a Pray lo scorso sabato), la presenza a manifestazioni ed eventi culturali e sportivi, al pronto soccorso dell’ospedale SS. Pietro e Paolo, l’intervento in territori colpiti da calamità naturali; assistenza a famiglie bisognose, oltre a tutti i servizi più visibili di soccorso con ambulanze e personale qualificato, di accompagnamento a visite, dialisi e a esami.
Sono continuati i corsi di cucito e dallo scorso anno si è aggiunto un corso di maglieria con successo. E poi una particolare menzione è andata al Premio Bontà Elena Nathan Loro Piana, istituito in seguito ad un’idea proprio di Pier Franco Zaffalon, all’inizio della sua presidenza. Un’iniziativa che ha voluto fissare un appuntamento annuale da dedicare al ricordo della signora Elena, per quello che è stata per la Croce Rossa di Borgosesia, fondatrice e presidente per ventitré anni, ma anche per tutto quello che ha fatto per la comunità valsesiana, con riservatezza, eleganza, stile inconfondibile. L’idea incontrò subito il favore della famiglia Loro Piana e si passo presto alla sua realizzazione. Il riconoscimento, giunto alla quinta edizione, viene assegnato a una donna dai dodici anni in su, della Valsesia e Valsessera, che si sia distinta in azioni di altruismo, di solidarietà, di generosità, di bontà verso persone fragili, indifese, bisognose di aiuto. Per tornare al documento finanziario si riportano i dati più significativi.
Innanzitutto l’esercizio 2019 pareggia su € 431,850,13, facendo registrare un utile di € 20.791,86. Tra le entrate, oltre alle oblazioni che ammontano a € 87.435,59, ci sono rimborsi dei costi sostenuti per servizi resi alle ASL di Vercelli e Novara che ammontano rispettivamente a € 88.561,62 e a € 151,915,61. Nelle voci delle entrate figura anche un contributo di € 14.139,60 concesso dal Comune di Borgosesia finalizzato alla manutenzione straordinaria della sede (serramenti, tetto e messa norma). Un aiuto sostanzioso di € 15.000 è pervenuto dalla Fondazione CRT per acquisto autovettura. La vicinanza e il sostegno della famiglia Loro Piana è sempre significativo. Per quanto concerne i servizi, nello scorso anno si è registrato una crescita dei servizi di 118, con le autovetture e per le case di riposo, per la protezione civile, per servizi interni. Il totale segna 5904 servizi rispetto ai 5524 del 2018, con un aumento complessivo di 380.
In forte calo l’utilizzo da parte della popolazione dell’ambulatorio giornaliero per iniezioni, misurazione pressione, piccole medicazioni, passate da 919 a 784. Una nota dolente arriva dai giovani, che pur presenti con 30 unità, non riescono tutti a dare quella collaborazione e disponibilità che sarebbe auspicabile per la vita dell’associazione. Un’attenzione particolare viene da sempre rivolta al ricambio di volontari e all’ingresso di nuove forze, che consentano di rimpiazzare chi per diverse ragioni o per età è costretto a ridurre la propria disponibilità o addirittura è costretto a lasciare l’impegno. Alla fine del 2019 il corso di formazione di volontario ha visto la partecipazione di più di trenta allievi che hanno consentito di mantenere appena sotto i trecento l’organico associativo.