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ATTUALITÀ | 29 novembre 2020, 12:34

Alagna, Comune propone misure per piste, spostamenti e attività ricettive

Il sindaco Veggi, in una lettera alla Regione, vorrebbe attivare numeri chiusi sugli impianti, servizio al tavolo per bar e ristoranti e la possibilità di raggiungere le seconde case.

Alagna, Comune propone misure per piste, spostamenti e attività ricettive

Il Comune di Alagna, in una lettera indirizzata alla Regione Piemonte, ha illustrato le procedure che vorrebbe attivare per garantire la riapertura in sicurezza degli impianti nella stagione invernale. Il tema è di strettissima attualità, dopo che il Governo ha stabilito che non sarà possibile sciare per tutte le festività natalizie, scontrandosi con il parere opposto degli impiantisti e delle Regioni. "Abbiamo chiesto alla Regione Piemonte di difendere a Roma un principio chiaro: lo sci non contagia. Se le giuste preoccupazioni del Governo si riferiscono al rischio di contagio legato alla mondanità nei paesi turistici, Il problema non si risolve chiudendo gli impianti, ma imponendo regole ferree per l’utilizzo di bar, punti di ristoro e rifugi", scrive il Comune.

La lettera, a firma del sindaco Roberto Veggi, parte dai presupposti che l'attività sciistica sia a basso rischio contagio perché si svolge in spazi ampi all'aria aperta. Il rischio contagio va ricercato quindi nel rischio di assembramento nei punti di ristoro e nelle varie attività di svago prima e dopo la giornata trascorsa sulla neve. Oltre ad applicare le linee guida per gli impianti già proposte dalla Conferenza delle Regioni, il Comune potrebbe valutare la vendita degli skipass solamente online, un numero massimo di accessi giornalieri alla stazione e solo tramite prenotazione via Internet, accessi al comprensorio per fasce orarie e promozioni per chi decide di andare a sciare nei giorni infrasettimanali, evitando un sovraccarico nei giorni festivi.

Per quanto riguarda il comparto della ristorazione, si valutano accesso a bar e pub solo con servizio al tavolo, con prenotazione obbligatoria per ristoranti, rifugi e tavole calde, divieto assoluto di consumazione all'esterno dei locali e divieto di ogni manifestazione, anche all'aperto. Per garantire la sopravvivenza degli operatori turistici, il Comune propone di consentire di raggiungere le seconde case, le strutture turistico-ricettive e le piste da sci su prenotazione, anche in una Regione diversa da quella di provenienza (gli spostamenti tra Regioni sono attualmente vietati, anche se il Piemonte è in zona arancione).

Infine, Alagna ricorda che "l'attività sciistica, seppur predominante, non è l'unica fonte di reddito per le comunità montane". Gli spostamenti dovrebbero quindi essere permessi anche per chi svolge escursionismo, scialpinismo, ciaspolate e mountain bike e in generale qualunque attività sportiva. "Auspico che quanto relazionato possa rappresentare un punto d'incontro tra la chiusura totale che risulterebbe deleteria per l'intera comunità montana (e non limitatamente al comparto turistico) ed un'apertura eccessivamente liberale", conclude il sindaco Veggi.

Stefano Francescato

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