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In Breve

| 03 gennaio 2021, 10:01

Valsesia magica e misteriosa: Fate e folletti in tre nuovi libri Valsesiani

A cura di Roberto Gremmo

Valsesia magica e misteriosa: Fate e folletti in tre nuovi libri Valsesiani

Nell'editoria natalizia Valsesiana, a farla da padroni quest'anno sono gli abitanti delle selve e dei boschi, il piccolo popolo fantastico della terra di mezzo.

Delle fate e d'una loro caverna segreta si occupa diffusamente la compianta amica e scrittrice Rosella Osta Sella in un importante saggio antropologico nel volume "La Sesia racconta", un bel libro scritto in tantem con l'autorevole studiosa Anna Lamberti Donati che, per parte sua, si occupa diffusamente di altre realtà singolari della valle (gli Dei di pietra; la Via Paganorum; San Cristoforo da cinocefalo a traghettatore e molte altre storie).

   Nel saggio di Osta Sella si evoca la radicata tradizione popolare sulle fate della val Mastallone; un leggendario molto radicato nella cultura popolare montanara, al punto che l'autrice giunge a concludere che il monte Fenera e' senza ombra di dubbio il rifugio segreto di queste creature della gioia e della pace. In particolare, una caverna nascosta fra i boschi e fotografata fortunosamente da Piero Massironi viene individuata come vera e propria dimora delle danzatrici dei boschi, nascoste in quell'anfratto per sfuggire alle persecuzioni di cattive streghe malvagie che si riunivano in un sabba diabolico.

   Accanto alle fate, anche gli gnomi dell'immaginario popolare Valsesiano sono i protagonisti d'una originale raccolta di storie d'ambientazione alpina scritta da Daniele Mora e pubblicata or ora dall'editrice Astragalo con un titolo intrigante e suggestivo: "Chi ha rubato il Monte Rosa?".

Le singolari invenzioni narrative di Mora hanno in comune la montagna ed i suoi segreti e proprio per questo incrociano le vicende del piccolo popolo che abita senza far troppo rumore un mondo straordinario che ispira ed avvince.

Anche la preziosa guida ai "Più bei sentieri della Valsesia" di Corrado Martiner Testa che suggerisce addirittura 50 escursioni sulla nostra montagna invita a scoprire i rifugi segreti delle fate, situati accanto ad una ripida mulattiera dj Cravagliana.

Tre libri in un colpo solo aprono una finestra sulla terra di mezzo del mito, non a caso collocata attorno ad un monte come il Rosa, che già gli antichi veneravano credendo fosse il bastione d'una civiltà perduta.

  Saremo grati a chi vorrà segnalarci realtà analoghe a quelle esaminate in questo articolo scrivendo a storiaribelle@gmail.com.

Roberto Gremmo

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