E' finito con una condanna a otto mesi e un'assoluzione il processo nei confronti di due giovani marocchini, Soufiane El Bibaoui e Salaheddine Tariky, finiti davanti al collegio con le accuse di rapina e lesioni personali per una vicenda avvenuta nel settembre 2019 nella zona dei locali dell'ex Montefibre.
Nei loro confronti il pubblico ministero aveva chiesto condanne a 5 anni e 1 mese ciascuno ma il collegio presieduto dal giudice Paolo De Maria ha ritenuto provate solo le accuse di lesioni mosse a Tariky.
La vicenda era nata da una delle purtroppo numerose serate finite male nel quartiere dei locali e dei circoli dove si suona musica dal vivo. I due imputati, insieme ad altri tre ragazzi minorenni, erano stati coinvolti in una rissa e accusati di aver aggredito e rapinato un 31enne albanese. Secondo le accuse, nel parapiglia, gli avrebbero strappato la catenina. Del tutto diversa la ricostruzione degli imputati, per i quali si sarebbe trattato di una rissa, alla quale, per altro, aveva partecipato il solo Tariky. Il giovane, detenuto per altra causa e difeso dall'avvocato Mattia Landoni, ha rimediato otto mesi per lesioni ma è stato assolto dalla ben più grave accusa di rapina. Ma il 26enne, ora detenuto per altri motivi, è stato assolto dall'accusa di rapina. Assolto da tutte le accuse - con formula ampia - El Bibaoui, 23enne, difeso dall'avvocato Marco Materi. Nel corso del dibattimento, i legali avevano presentato un video, registrato dalla videosorveglianza di un locale, nel quale si vedevano le diverse fasi dell'episodio finito a processo, a sostegno della loro tesi difensiva, secondo la quale non ci sarebbe stata alcuna rapina.