/ CRONACA

CRONACA | 14 gennaio 2023, 18:01

Biella, violenza in carcere. Detenuto spacca il naso a un agente

La denuncia del Sappe che chiede sicurezza e rispetto delle regole.

Biella, violenza in carcere. Detenuto spacca il naso a un agente

Prosegue la spirale di violenza nelle carceri italiane, dove non passa giorno in cui non si registrino da un lato gli episodi violenti ed eventi critici e dall’altro le richieste di urgenti provvedimenti da parte dei rappresentati sindacali Sappe dei poliziotti penitenziari.

L’ultimo grave evento è accaduto, come riporta il segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Vicente Santilli, nella Casa circondariale di Biella: «Un detenuto straniero, già recidivo per atti di violenza, non voleva rientrare in cella dopo avere effettuato la doccia e ha colpito, proditoriamente e improvvisamente, il poliziotto penitenziario che lo invitava a rientrare chiedendogli le ragioni del rifiuto. L’assistente capo coordinatore, che era addetto alla sorveglianza generale dell’istituto, ha subìto la rottura del setto nasale e 30 giorni di prognosi. Queste sono situazioni che destabilizzano l'ordine, la sicurezza e la serenità del personale operante - aggiunge il sindacalista -. Pertanto, considerato quanto previsto dal protocollo in vigore, si rende indispensabile disporre il trasferimento degli aggressori in altro istituto penitenziario».

Santilli evidenzia ancora che «le carceri del Piemonte stanno vivendo ormai da tempo momenti di grande difficoltà nella gestione dei detenuti. Sono continue le aggressioni al Personale che si verificano senza che vi sia un intervento da parte degli organi superiori. La gestione e movimentazione dei detenuti protagonisti di aggressioni ci lascia alquanto perplessi, in quanto non sempre vengono applicate repentinamente le normative ministeriale che prevedono il trasferimento immediato del detenuto che che si rende protagonista di aggressioni nei confronti del personale».

Donato Capece, segretario generale del Sappe esprime vicinanza e solidarietà ai poliziotti di Biella ed evidenzia come e quanto sia importante e urgente prevedere un nuovo modello custodiale. «Serve una stretta normativa che argini la violenza dei pochi, anche a tutela degli altri detenuti e delle altre detenute. Il personale di Polizia Penitenziaria è stremato dai logoranti ritmi di lavoro a causa delle violente e continue aggressioni. Servono più tecnologia e più investimenti a fronte di condizioni di lavoro particolarmente stressanti e gravose». La richiesta è di dotare il personale di taser e bodycam.

c.s.

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore