Controlli, sanzioni e denunce in crescita in Piemonte: è questo il bilancio del Comando Regionale dei Carabinieri Forestali per l'anno 2023, presentato questa mattina a Torino insieme al calendario CITES 2024 con protagonisti gli animali protetti dalla Convenzione di Washington.
I dati dei Carabinieri Forestali sul Piemonte
I trend mostrano come, rispetto al 2022, le verifiche effettuate sul territorio regionale siano passate da 47789 a 50907, con un incremento di 3mila unità: tutto questo ha portato ad una salita del numero di illeciti amministrativi contestati (da 2265 a 2555) e delle persone denunciate (da 784 a 999). Per quanto riguarda i singoli settori, il contrasto alla gestione illecita dei rifiuti ha portato a 581 sanzioni con 350 persone denunciate, la tutela del territorio a 522 sanzioni con 167 denunciati, la tutela della flora e della fauna a 494 sanzioni con 97 denunciati. Gli incendi boschivi, invece, sono stati 199 con 36 persone denunciate a seguito dell'azione investigativa dei carabinieri.
Focus sui rifiuti
Particolarmente significativo è il dato legato all'ammontare delle sanzioni: su circa 2 milioni e mezzo di euro totali, infatti, circa 1,5 sono arrivati da situazioni legate ai rifiuti: “L'aumento dei controlli - ha sottolineato il generale Benito Castiglia – è stato fondamentale per migliorare la prevenzione alle aggressioni all'ambiente e l'efficacia degli interventi: lo stato degli ecosistemi, ad esempio dopo lo sversamento di inquinanti, è difficilmente ripristinabile”.
Le province
Nel corso della presentazione, sono stati approfonditi anche alcuni aspetti riguardanti le singole province: a Cuneo ci si è concentrati sul lavoro delle Unità Cinofile Antiveleno e sul pericolo valanghe grazie al servizio Meteomont, ad Asti e Alessandria sul rischio idraulico e sull'utilizzo abusivo delle aree fluviali, a Biella e Vercelli sul traffico di legnami, a Novara sul traffico illecito di metalli e nel Verbano Cusio Ossola sui controlli sulle misure di sostegno alle aziende agricole e zootecniche.