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Benessere e Salute | 19 marzo 2024, 09:09

Il Piemonte vive grazie ai suoi donatori. Oltre 500 trapianti in un anno: "Ma c'è sempre bisogno di organi"

A livello nazionale è la regione con il livello di donatori deceduti tra i più alti. Ma sono quasi 900 le persone che ancora attendono un intervento.

Il Piemonte vive grazie ai suoi donatori. Oltre 500 trapianti in un anno: "Ma c'è sempre bisogno di organi".

Il Piemonte vive grazie ai suoi donatori. Oltre 500 trapianti in un anno: "Ma c'è sempre bisogno di organi".

Oltre 11 mila trapianti effettuati in Piemonte da quando si è iniziata l’attività che va avanti dall'inizio degli anni Ottanta. Nel 2023 ne sono stati effettuati 529 con più di 580 organi trapiantati. Un anno da “record”, reso possibile anche dai molti donatori presenti sul territorio.

In Piemonte in quasi tutti i  1.180 comuni è possibile esprimere all’anagrafe la propria volontà sulla donazione. Restano fuori solamente undici municipi, per un totale di 5mila abitanti su oltre 4 milioni di piemontesi. Il 68,4% si dice favorevole a mettere a disposizione i propri organi per salvare la vita al prossimo. Un tasso alto, ma che ancora non basta a colmare il gap delle persone che attendono un trapianto.

Se ne contano in totale 872: la maggioranza attende un rene (621), seguiti da cuore (116), fegato (81) e polmone (54). Il Piemonte è la regione con il livello di donatori deceduti tra i più alti: sono più di 120 donatori per milione di abitanti, dietro solo a Veneto ed Emilia Romagna. E ben al di sopra della media nazionale (69,2). E l’incremento rispetto allo scorso anno segna un +30,5%, tra i dati migliori in Italia.

Da inizio dell’attività sono stati 6.146 i trapianti di reni in Piemonte, seguiti da quelli al fegato (4.013), cuore (800), polmoni (454), pancreas (89).Ci sono poi i trapianti combinati che prevedono la combinazione di più organi. Solo nell’ultimo anno ne sono stati effettuati sei rene-fegato, 3 rene-pancreas, 4 rene-polmoni, un fegato-pancreas e addirittura un triplo trapianto con fegato-polmoni-pancreas. Ma il 2023 è stato anche l’anno dove si sono superate le mille donazioni di cornee, oltre ad aver registrato il primo trapianto combinato al mondo di fegato e microbiota.

La Città della Salute è la prima struttura in Italia per numero complessivo di trapianti. 458 effettuati alle Molinette e dieci all’ospedale Pediatrico. "Oltre agli ottimi numeri - commenta Federico Genzano direttore del Centro Regionale trapianti del Piemonte e Valle d’Aosta  - siamo molto bravi anche a seguire i pazienti dopo le operazioni, gestendo la terapia negli anni che seguono il trapianto. I trapiantati di fegato e rene hanno mediamente molti decenni di vita davanti. Per fortuna con il trapianto la vita si allunga".

“Gli organi sono un bene di cui ci sarà sempre bisogno - conclude Genzano - La carenza per colmare il gap rispetto ai bisognosi non so se riuscirà mai ad essere colmata. L’unico modo che abbiamo è quello di rispondere con un aumento delle donazioni. Senza donatori non ci sono i trapianti. Questo è quello che dovrebbe in primo luogo interessarci come cittadini".

"Dietro a ogni numero c’è una famiglia - ha commentato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi intervenuto alla presentazione dei numeri dei trapianti nel 2023 - oltre ai trapianti di organi, voglio ricordare gli ottimi risultati ottenuti per quanto riguarda i trapianti di tessuti. Per sottolineare questa vocazione del Piemonte è stato istituito un dipartimento trapianti a cui afferiscono oltre trenta ospedali in Piemonte. I trapianti si possono registrare con successo se tutto il sistema funziona. E funziona grazie anche al senso civico dei cittadini piemontesi e delle associazioni che coltivano la cultura della donazione".

Daniele Caponnetto (Torino Oggi)

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