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EVENTI | 18 aprile 2024, 11:37

Utilizzo di Canva nel terzo incontro in Biblioteca a Grignasco

Utilizzo di Canva nel terzo incontro in Biblioteca a Grignasco

Il terzo incontro in biblioteca a Grignasco del corso Biblioteche e nuove frontiere, è stato un’utilissima esperienza pratica per fornire ai partecipanti le conoscenze fondamentali, e le abilità necessarie, per la creazione di progetti grafici attraverso l’utilizzo di CANVA, strumento di progettazione grafica. Federico Medda, Direttore Tecnico della Cooperativa VedoGiovane, consulente per la comunicazione, occupandosi di grafica e di progetti legati al marketing, ha presentato lo strumento CANVA, definito: “Una trasposizione semplificata degli strumenti di grafica finora utilizzati dai vari programmi: permette di riprodurre subito in modo visivo quello che la persona ha in mente, cioè c’è una restituzione immediata: drag and drop (tradotto in italiano con trascina e rilascia), espressione che nel lessico informatico indica una successione di tre azioni, consistenti nel cliccare su un oggetto virtuale (quale una finestra o un'icona) per trascinarlo in un'altra posizione, dove viene rilasciato”.

Prima di parlare dello “strumento” il relatore ha fornito alcuni cenni essenziali sugli elementi base del visual design, quella branca del Disegno industriale che si occupa della progettazione di prodotti grafici e multimediali. Scopo del visual design è la comunicazione attraverso l'immagine, funzionale alla divulgazione di un messaggio o di un'informazione: “Per capire se quello che hai davanti è ben fatto o mal fatto”, tenendo presente che esistono cose realmente brutte, e altre, non belle, ma ben fatte, secondo le regole del graphic design, la disciplina che permette di creare materiali visivi grazie all'utilizzo di testi, immagini e colori per comunicare al meglio un messaggio.

Quando producete una locandina tenete presente che non la fate per voi, ma si deve cercare di mettersi negli occhi di chi la guarderà, perché l’obiettivo è comunicare un evento: sui social, come manifesto, per un cartellone pubblicitario. Occorrerà quindi trattare le informazioni all’interno del display adattando il proprio modo di comunicare a chi lo riceverà”. Ci deve sempre essere coerenza tra messaggio e immagine, rispettando la gerarchia dei contenuti, valorizzando la leggibilità, valutando gli spazi vuoti. Medda ha spiegato con esempi pratici il Modello AIDA, nato nel 1886: attirare l’Attenzione, Interessare, cioè dare informazioni, suscitare il Desiderio e Action, cioè alle parole far seguire un’azione, dare un appuntamento.

La scelta dell’immagine può avere due valenze: essere chiara, oppure evocativa, ma soprattutto deve essere qualcosa in grado di attirare l’attenzione delle persone, farle fermare, almeno per un istante. Esiste un Focus dove guardiamo, che segue la regola dei terzi, linea guida per la composizione, che pone il soggetto su un terzo a sinistra, o a destra di un'immagine, lasciando gli altri due terzi più aperti. Occorre comunicare il più possibile con immagini, molto più efficaci della parola scritta. La scelta del colore è fondamentale e va fatta tenendo presente se il messaggio “passerà” su schermo oppure su carta, per questo esistono due sistemi: RGB e CMYK. Esistono strumenti per abbinare i colori e creare una “palette” di colori che stanno bene insieme.

Arrivando alla pratica Federico Medda ha spiegato l’importanza di scegliere e adottare un colore ed uno stile per la propria biblioteca, rendendosi riconoscibili: “Attenendosi poi alla scelta fatta, si abitueranno le persone a capire che quel messaggio è della Biblioteca: adottare una comunicazione che ci identifica significa fare branding, rendere le nostre comunicazioni riconoscibili”. Trattando il tema della scelta del Font «un insieme completo di caratteri tipografici contraddistinti da un particolare disegno e stile», Medda ha spiegato le “grazie” e i “bastoni”, cioè serif e sans serif: “Fino alla metà degli anni Duemila nel Web c’erano solo bastoni per una questione di leggibilità”. I “Font” possono essere decorativi o calligrafici, ma devono essere scelti e abbinati in modo armonico. In un testo si sceglie anche l’allineamento: bandiera a sinistra, bandiera a destra, giustificato, e, in questo caso bisognerà fare attenzione affinché non ci siano “river”, troppi spazi. Concludendo il relatore ha evidenziato come sia uno strumento del quale occorre conoscere le regole base e poi permetta di elaborare le proprie comunicazioni in modo elegante ed appropriato.


Il corso di formazione si concluderà l’8 maggio: l’artista creativo Enrico Pettinaroli introdurrà il tema dell’Intelligenza Artificiale e le grafiche digitali.


Piera Mazzone

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