Nella mattinata di martedì 18 giugno, nell’ambito dell’attività di controllo del territorio, gli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura hanno deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria un uomo residente a Vercelli, di origine ucraina.
Un equipaggio della Squadra Volante, insospettito dall’andatura irregolare di un veicolo, procedeva a un controllo d’iniziativa nei confronti del conducente: l’uomo alla guida versava in uno stato di evidente alterazione psicomotoria da assunzione di bevande alcoliche, resa manifesta dai suoi tipici sintomi: tra gli altri, alito vinoso, difficoltà nell’articolazione del linguaggio, repentini cambi di umore e reazioni inconsulte, equilibrio precario.
Fin dall’inizio delle procedure di controllo, l'uomo opponeva resistenza fisica e verbale nei confronti degli agenti, rifiutando categoricamente di fornire le proprie generalità, oralmente e in forma documentale, nonché di sottoporsi al test alcolemico.
Lo stesso, inoltre, cercando in più occasioni il contatto fisico con gli operatori, portava le mani verso le tasche dei propri pantaloni e assumeva un contegno sempre più concitato, aggressivo e sospetto. Per tale motivo, gli agenti effettuavano una perquisizione personale e veicolare sul posto, che permetteva di rinvenire, occultato all’interno del portaoggetti dello sportello lato conducente, un coltello di 21 centimetri, pronto all’utilizzazione, e sottoposto in seguito a sequestro.
Terminati gli accertamenti, conclusisi negli Uffici della Questura, il soggetto, il 42enne di origine ucraina con precedenti specifici per guida in stato di ebbrezza alcolica, è stato denunciato per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto di indicazioni sulle proprie generalità e porto di armi od oggetti atti ad offendere, nonché segnalato all’autorità amministrativa per rifiuto di sottoporsi all’accertamento del tasso alcolemico. L’uomo è stato inoltre destinatario di avviso orale, il provvedimento con il quale il Questore avvisa oralmente il soggetto, ritenuto socialmente pericoloso, che esistono indizi a suo carico, invitandolo a mantenere una condotta conforme alla legge.
Sul versante amministrativo, gli operatori procedevano altresì al ritiro della patente di guida e della carta di circolazione, nonché al sequestro dell’autovettura per la successiva confisca.