La somministrazione di lavoro è una modalità di impiego che coinvolge tre soggetti. Il primo è l'agenzia di lavoro, cioè il somministratore, che assume un lavoratore e lo mette poi a disposizione del secondo soggetto, l'utilizzatore, per un periodo di tempo limitato. Infine il terzo soggetto è il lavoratore. Questo tipo di contratto risulta molto utile per le aziende B2B, che possono avere esigenze flessibili di manodopera in base a progetti, improvvisi picchi di lavoro o altre necessità temporanee. Sono tanti i vantaggi per le aziende e i datori di lavoro, quindi è opportuno approfondire il discorso e conoscere le caratteristiche peculiari della somministrazione di lavoro.
La curiosità di questo contratto è che il lavoratore viene assunto e retribuito dall'agenzia per il lavoro, ma di fatto svolge la sua missione presso un'azienda terza, che beneficia delle sue prestazioni. Non tutti però possono svolgere l'attività di somministrazione, che invece è riservata esclusivamente alle agenzie per il lavoro che devono essere iscritte ad un albo apposito. Inoltre va sottolineato che questa forma di contratto ha validità esclusivamente se stipulato in forma scritta, altrimenti è nullo.
Le aziende vengono sgravate da una serie di obblighi e oneri, infatti la retribuzione, i contributi Inps e i premi Inail sono tutti a carico dell'agenzia per il lavoro. A disposizione delle aziende ci sono due tipi di somministrazione: a tempo determinato e a tempo indeterminato.
Il numero di lavoratori assunti con un contratto di somministrazione a tempo determinato non può superare il 30% totale del numero di lavoratori a tempo indeterminato, in forza all'utilizzatore, al 1° gennaio dell'anno di stipulazione. Un lavoratore con questo tipo di contratto può lavorare per un periodo massimo di 24 mesi presso la stessa azienda; se invece viene inviato presso più utilizzatori, tra l'agenzia per il lavoro e il lavoratore il rapporto lavorativo non può superare i 48 mesi. Inoltre è opportuno sottolineare che la Pubblica Amministrazione può stipulare contratti di somministrazione, ma solo se a tempo determinato.
La somministrazione a tempo indeterminato, chiamata nell'ambiente anche staff leasing, non prevede invece limiti temporali. C'è solo un limite di natura quantitativa: lo staff leasing può essere usato entro un limite del 20% rispetto ai lavoratori assunti a tempo indeterminato. Tra l'altro il lavoratore ha anche diritto ad un'indennità di disponibilità che gli viene riconosciuta dall'agenzia per il lavoro per il periodo in cui non è stato impiegato.
Le aziende possono dunque beneficiare di un contratto flessibile, capace di adattare rapidamente la forza lavoro in base alle esigenze di mercato, senza dover sottoscrivere necessariamente contratti a tempo indeterminato.
C'è poi un importante taglio sui costi di assunzione, formazione e gestione del personale, poiché tutte queste responsabilità sono a carico dell'agenzia di somministrazione. Le agenzie di somministrazione infine dispongono di un database molto ampio con lavoratori dotati di diverse competenze, permettendo alle aziende di accedere rapidamente alle risorse di cui hanno bisogno per progetti specifici.