Venerdì 13 settembre, presso il Centro Giovanile “G. Pastore” è stato presentato un libro importante, sul quale riflettere: “Bambini e inquinamento”, curato da Elena Uga, pediatra all’ospedale Sant'Andrea di Vercelli, alla cui stesura ha partecipato il gruppo Pediatri per un Mondo Possibile, che si occupa delle correlazioni tra inquinamento ambientale e salute del bambino. La curatrice ha dialogato con Carolina Vergerio, amica, insegnante e autrice della prefazione.
L’incontro è nato dall’unione di Enti, Associazioni civili e religiose, concordi nel proporre la riflessione su un tema non eludibile. Il libro reca come sottotitolo: “Una guida per genitori, insegnanti ed educatori”, allargando il cerchio delle persone coinvolte nel concretizzare il diritto di vivere in un mondo sano.
Rosangela Canuto, Presidente del Centro Libri Punto d’Incontro, aprendo l’incontro, ha ricordato l’evento organizzato da Imago Verbi nel 2018: “Sulle orme di Francesco. Noi e il creato”, che prendeva spunto dall’Enciclica di Papa Francesco: Laudato si’, occasione per riflettere sull’ambiente. La proposta della pediatra di origine varallese Luisella Zanino, che aveva letto il libro di Elena Uga, e ne proponeva la presentazione per l’attualità delle tematiche trattate con competenza scientifica, ma anche in uno stile divulgativo, è stata accolta come ideale prosecuzione delle riflessioni sul tema ambiente e salute.
Dalla lettura del libro, composto da saggi scritti da esperti diversi, emergono due spunti: “Il nostro atteggiamento influisce su quello degli altri” e la distribuzione iniqua dei rischi ambientali: “L’inquinamento colpisce maggiormente i paesi in via di sviluppo e nei paesi industriali i ceti più poveri” dai quali discende la domanda su cosa si possa fare per innescare comportamenti virtuosi.
Vergerio in premessa ha ricordato che il libro è scritto da scienziati e da medici e contiene informazioni corrette, precise, aggiornate, ma, alla severità e al rigore imposti dal tema scientifico, si abbinano pazienza e tenacia per essere comprensibili ed interattivi: “I contenuti letti da una insegnante, che è anche mamma, sono accessibili: l’obiettivo è quello di contribuire al passaggio dall’Antropocene al Simbiocene, in cui uomo e natura vivono in simbiosi, consapevoli di dover perseguire la “Planetary Health” la salute del pianeta.”.
La “Vitamina N”, il verde, la natura, è indispensabile per vivere in salute e occorre recuperare l’effetto terapeutico degli ambienti naturali: “La frequentazione di ambienti naturali permette all’organismo di mettere in atto meccanismi positivi per prevenire lo sviluppo di malattie organiche e mentali: oltre a Nati per Leggere esiste anche Nati per la Natura”.
Elena Uga ha focalizzato l’attenzione sui primi mille giorni dal concepimento, cruciali per porre le basi della salute e poi ha chiesto a due ragazze presenti tra il pubblico di elencare le tre maggiori cause di inquinamento: “Auto, fabbriche e allevamenti intensivi” proponendo possibili suggerimenti per ridurre al minimo l’inquinamento e di conseguenza la mortalità infantile legata a esso. Citando l’”Effetto farfalla” secondo il quale un gesto minimo, come il battere delle ali di una farfalla in Giappone, causa un uragano dall’altra parte del mondo, la pediatra ha invitato le persone a prendere coscienza del problema e a cercare soluzioni, coinvolgendo attivamente anche il mondo della politica: “E’ importante avere la percezione del rischio”.
Nel libri si parla anche di microplastiche, ritrovate a tutti i livelli della catena alimentare, dalla placenta al latte materno, ai tessuti cerebrali, delle quali si stanno studiando gli effetti sul sistema immunitario: “Il Caso Pfas originato da uno scorretto smaltimento di queste sostanze era esploso in Veneto e nel Bresciano, ma anche recentemente ad Alessandria”.
Il Gruppo Pediatri per un Mondo Possibile si è anche occupato delle creme solari e dei cosmetici, invitando ad utilizzare maggiormente le protezioni meccaniche ed evitando di esporsi al sole nelle ore più calde.
Il tema più scottante è quello dei campi elettromagnetici e l’esposizione ai Device mobili da parte di bambini preadolescenti e adolescenti. Esiste un Galateo del cellulare che sarebbe bene conoscere e osservare: “Educhiamoci a tenere spazi in cui non siamo connessi con il mondo”. Un’altra regola molto semplice indicata dalla pediatra vercellese: “Sforzarsi di osservare la regola delle tre A: Autoregolazione, Alternanza, Accompagnamento, che è diverso da censura”.
Dopo aver risposto a molte domande la pediatra ha invitato a cambiare le proprie abitudini e a farsi sentire da chi governa, o ha potere decisionale. Il volume è disponibile in biblioteca ed acquistabile in libreria.
La serata si è conclusa con un rinfresco offerto a tutti i presenti, preparato dalle preziose volontarie utilizzando le “Eccellenze” del territorio.