Ho partecipato con entusiasmo alla presentazione del Cammino di Biella è Buona, il percorso di 71 kilometri che si snoda tra i territori del vino e del riso da Gattinara a Viverone. Un’iniziativa che mette in rete 14 Comuni di due province e costruisce un progetto di promozione del territorio che conduce al tipo di turismo in cui crediamo e che mi impegnerò a sviluppare a livello regionale: un turismo che sia per tutti, che metta in risalto le eccellenze del territorio, soprattutto quelle che normalmente sono al difuori delle rotte tradizionali del turismo, sostenibile per l’ambiente e per il territorio che lo ospita.
Il Cammino di Biella è Buona sarà un’occasione per promuovere e far conoscere un territorio che ha molto da offrire, sotto il profilo enogastronomico, senza dubbio, ma anche dal punto di vista paesaggistico e culturale, rispettandone le caratteristiche e le peculiarità. Si tratta di una scelta equilibrata che è oltremodo significativa in un periodo in cui molto si discute del turismo di massa, anche a fronte di recenti episodi di cronaca.
Il Cammino di Biella è Buona non è solo un itinerario di trekking, che si può percorrere sia a piedi che in bici, ma un viaggio attraverso la cultura enogastronomica, l'arte, il paesaggio, la realtà agricola e rurale della provincia biellese e in parte vercellese. È un altro passo nel percorso intrapreso in particolare in questi ultimi anni per promuovere il nostro territorio e le sue eccellenze enoagroalimentari, storiche, culturali verso un turismo lento che potrà contribuire a promuovere una più ampia vocazione turistica del Biellese.