Anche ieri Enza Gentina è andata a Prato Sesia per lasciare il biglietto con il suo numero di telefono sperando che qualcuno la possa chiamare e darle notizie su suo marito: Emo Piccioni. Lo fa da 19 anni.
Era infatti il 31 ottobre 2005 quando Emo Piccioni, imprenditore di Borgomanero, scomparve da Prato Sesia. Era un Testimone di Geova, una persona semplice, aveva una ditta artigiana di metalmeccanica.
Il 31 ottobre 2005 aveva fatto una passeggiata con la moglie, poi al pomeriggio era andato alla sala del regno di Borgomanero per una conferenza.
È lì che arrivò una telefonata. Una persona dice di avere dei documenti di un confratello di Borgomanero e che potrebbe consegnarli a Prato Sesia, in piazza. A rispondere al telefono della sede non è Emo Piccioni, ma un altro rappresentante dei Testimoni di Geova. Piccioni però si dice disponibile a raggiungere Prato Sesia per recuperarli.
E così fa. Verso le 16 parte e raggiunge Prato Sesia. Da lì in poi è il buio.
La sua auto, una Fiat Punto, viene trovata parcheggiata proprio nel piazzale di Prato Sesia, chiusa. Non ha segni di effrazioni. Nulla. Ma di Emo Piccioni nulla.
Le ricerche partono in ritardo, non si effettuano rilievi nell'area. Forse si pensa a una sparizione volontaria. E così non si arriva da nessuna parte. Qualche tempo dopo viene trovato il nome dell'uomo scritto in una cascina abbandonata di Sizzano accompagnata da simboli esoterici.
La famiglia si affida a un investigatore privato svizzero. È Daniele Marcis, ex capo dei servizi antidroga delle guardie di confine. Marcis incontra anche gli inquirenti della procura di Novara. Poi nel novembre 2007 sparisce.
Un conoscente riceve una mail da un internet cafè dell'Indonesia in cui un uomo che dice di essere Daniele Marcis gli scrive di essere sparito perchè avrebbe ricevuto gravi minacce in seguito alle indagini sul caso di Emo Piccioni. Nel 2014 poi Marcis torna a farsi vivo con alcuni conoscenti in svizzera. Dice di essere stato costretto a cambiare vita e si troverebbe in Asia.
La famiglia di Emo Piccioni non l'ha mai più incontrato e non ha mai saputo cosa aveva scoperto. Enza Gentina continua a pensare che il suo Emo sia stato vittima di qualcuno che odia i Testimoni di Geova.
Ieri sera la moglie di Emo Piccioni è tornata a Prato Sesia come fa da 19 anni per lasciare un biglietto con la foto del marito, sperando che qualcuno possa darle informazioni del suo Emo.
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