Il 25 Aprile non è solo una data sul calendario: è una delle date più importanti per la storia italiana. È il giorno in cui, nel 1945, l’Italia fu liberata dal nazifascismo, grazie alla Resistenza, ovvero al coraggio di migliaia di uomini e donne che si opposero all’oppressione e alla dittatura. È il simbolo della fine della guerra ma, soprattutto, l’inizio di un nuovo cammino verso la democrazia, i diritti e la libertà. Per qualcuno, oggi, il 25 Aprile può magari essere “solo” un giorno festivo, una pausa dal lavoro o dalla scuola ma, in realtà, per altrettanti altri questa giornata rappresenta un momento fondamentale di memoria poiché ricorda il coraggio dei partigiani, delle donne e degli uomini che hanno rischiato, e spesso perso, la vita per ridarci la possibilità di vivere in un Paese libero.
Per l’Italia è l’inizio di una nuova identità: quella di una Repubblica democratica, fondata sulla Costituzione nata proprio dalle ceneri di quel passato da cui ci siamo voluti allontanare. Per me questa data è molto significativa poiché sentivo il bisogno di capire davvero in quegli anni, di conoscere le storie dei partigiani, delle donne resistenti e di chi ha avuto il coraggio di scegliere da che parte stare, anche a rischio della vita. In un mondo dove spesso si corre senza fermarsi a pensare, dove la disinformazione è ovunque, il 25 Aprile mi ricorda quanto sia importante conoscere, capire e approfondire.
Per questo, a mio parere, questa giornata non è solo una celebrazione storica, ma è un messaggio attuale perché tutto quello che è successo e tutto ciò che deriva da questo, va ricordato e difeso ogni giorno; e mi sento responsabile, oggi, di portare avanti quella stessa voglia di giustizia, verità e libertà. Non solo per rispetto verso chi ha lottato, ma perché credo davvero che conoscere la storia ci renda, prima di tutto persone, ma anche cittadini migliori.