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BuonGiro | 13 maggio 2025, 09:30

Partenza in Albania, Vegni (Rcs): "Buonissimo avvio, molto ben organizzato.Sarà un Giro equilibrato, non duro, oggi il ciclismo è cambiato"

Il direttore del Giro si aspettava più bagarre nella terza tappa albanese. La carovana arriva in Italia in terra pugliese con la Alberobello-Lecce, velocisti tocca a voi

Partenza in Albania, Vegni (Rcs): "Buonissimo avvio, molto ben organizzato.Sarà un Giro equilibrato, non duro, oggi il ciclismo è cambiato"

"Un buonissimo avvio, molto ben organizzato dal Governo albanese. Le tappe hanno in qualche modo risposto a quella che era l'aspettativa, siamo veramente contenti di come è andata e spero che siano rimasti contenti tutti".

E' soddisfatto, dopo il giorno di riposo, il direttore del Giro d'Italia e dell'area ciclismo di Rcs Mauro Vegni che ha fatto un bilancio sulla tre giorni d'apertura in terra albanese, un antipasto come definito nell'ultimo pezzo della rubrica "succulento". Con la prima e la terza tappa molto intessanti.

"Un inizio abbastanza importante con le due maglie Rosa indossate dai corridori che probabilmente stanno più bene. Erano tappe sicuramente importanti, sono state toccate tre città della Albania compresa la capitale  e abbiamo avuto un riscontro positivo dal punto di vista del ritorno che si aspettava il Governo".

Per la Valona-Valona, terza tappa, Vegni però si aspettava forse più bagarre.

"Pensavo che quel tipo percorso vallonato all'inizio e con due salite, creasse più difficoltà ai corridori e mi aspettavo che quel tipo di gara fosse diverso. Non era tirare le orecchie ai corridori, come organizzatore e disegnatore di tappa però mi aspettavo qualcosa di più".

Oggi si ritorna in Italia e sarà una settimana all'insegna nei primi tre giorni dei velocisti e dei fughisti per poi lasciare spazio agli scalatori nella Castel di Sangro-Tagliacozzo venerdì 16 maggio e il giorno sucessivo la Giulianova-Castelraimondo. Domenica poi nella Gubbio-Siena i corridori affronterranno il percorso delle Strade Bianche.

"Sarà un fine settimana lungo: venerdì il primo arrivo in salita anche se non durissimo ma sarà il primo assaggio di quello che può essere. Sabato invece sarà una tappa molto dura, la tipica appenninica e la domenica con una classica nel Giro che potrebbe impersierire - continua il direttore - Questi primi 9 giorni sono all'altezza di un grande Giro, poi sono i corridori che fanno la corsa".

Analizzando tutto il tracciato, la terza settimana sembrerebbe la più tosta con il Mortirolo mercoledì 28 maggio (17esima tappa, distante però dall'arrivo), la Biella-Champoluc venerdì 30 e il penultimo giorno l'arrivo sul Sestriere.

"E' un giro equilibrato e non duro, con tre tappe di salita su tutto il Giro dure, forse per me la seconda settimana poteva essere più duro ma oggi il ciclismo è cambiato, bisogna stare attenti a non superare i 2000mila metri, sono tanti i fattori del quale bisogna tenere conto".

Lo slittamento di una settimana rispetto al passato però potrebbe mitigare le problematiche meteo degli ultimi anni.

"Purtroppo il Giro si fa a maggio e una volta i mesi erano più standardizzati, è diventato più diffiile fare un certo tipo di previsioni, ma speriamo almeno nelle temperature. Stiamo chiedendo e chissà che in un futuro...".

IL COMMENTO TECNICO di Marco Rebagliati:

4° Tappa, si riparte da Alberobello per arrivare a Lecce dopo 189 km. Tappa semplice, la cosiddetta "Tappa di trasferimento" che dopo il primo giorno di riposo e il rientro dall'Albania servirà a tutta la carovana a rimettersi in moto. Assisteremo quasi certamente ad un arrivo in volata.

Luciano Parodi

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