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BuonGiro | 24 maggio 2025, 08:00

E' Pedershow a forza quattro al Giro: Del Toro, beata gioventù

Ayuso e la maglia rosa (terzo nel finale, 4 secondi di abbuono) si smezzano i punti del traguardo volante. Oggi per gli sprinter

Photo credits: LaPresse. Dal comunicato stampa Rcs Sport

Photo credits: LaPresse. Dal comunicato stampa Rcs Sport

Mads Pedersen è il fuoriclasse di questo Giro d'Italia. E' uno spanna sopra gli altri come lo era stato Pogacar lo scorso anno. Un pelo meno, forse, perché il danese in volata due volte è stato battuto e in una a Napoli era rimasto coinvolto in una caduta non riuscendo a fare lo sprint. Ma ha vinto 4 volte di cui 3 in tappe mosse, due in Albania più dure reggendo in salite comunque non tostissime.

Ieri era prospettata una tappa dove i velocisti avrebbero potuto tenere duro per il finalone. Ne è uscita una sorta di classica, che sono i must di questa edizione della Corsa Rosa, dopo la simil Strade Bianche e la prima e terza in terra albanese. E ne è venuta fuori una sfida tra il fenomeno della Lidl-Trek e un altro campione da non andare mai e poi per finito. Wout Van Aert. Che si inchina al rivale ma che sta onorando il Giro. Come solo i grandissimi sanno fare.

Alle loro spalle, sempre lui. La maglia rosa Del Toro. E ora ci si inizia a chiedere: ma come mai si prende tutti quei rischi non cercando di rimanere coperto dietro ai suoi compagni di squadra? Beata gioventù mi verrebbe da dire. Ha recuperato quattro secondi e come fatto il giorno prima consolida il primato mettendo più scorte possibili in saccoccia.

Il 21enne della Uae Emirates ha comunque lavorato per il capitano (sembrerebbe essere ancora lui) Ayuso traghettandolo per recuperare abbuoni nel traguardo volante (4 per lo spagnolo e due per il messicano, i 6 sono andati all'ottimo Scaroni).

Insomma continuano ad andare a braccetto e fino a domenica non dovrebbero esserci sorprese. Nella Fiume Veneto-Asiago però si dovrebbe capire chi lavorerà per chi. Ma andare verso una sfida fraticida sarebbe una follia neanche lontanamente pensabile. 

IL COMMENTO TECNICO di Marco Rebagliati:

14° Tappa, 195 km da Treviso a Nova Gorica/Gorizia. Tappa completamente piatta con alcuni strappi nel finale che non dovrebbero rovinare i piani ai velocisti. Una tappa semplice dove le squadre dei velocisti controlleranno la corsa e dove dovranno fare bene i conti per raggiungere i fuggitivi al momento giusto.

Photo credits: LaPresse. Dal comunicato stampa Rcs Sport

Luciano Parodi

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