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EVENTI | 04 giugno 2025, 17:54

Al Centro Studi di Grignasco i ‘Sapori di Spagna’ con Olga Olacia Zanolini

Al Centro Studi di Grignasco i ‘Sapori di Spagna’ con Olga Olacia Zanolini

Al Centro Studi di Grignasco i ‘Sapori di Spagna’ con Olga Olacia Zanolini

Dopo le feste tradizionali, la letteratura, i pittori, a Grignasco nelle conferenze-conversazioni alla scoperta della cultura spagnola, condotte in spagnolo da Olga Olacia Zanolini, organizzate dal Gruppo di studi letterari e linguistici del Centro studi di Grignasco, si è parlato della cucina spagnola: Sapore di Spagna. Conosciamo la Spagna attraverso i suoi piatti tipici e le sue tradizioni in cucina.

Olga Olacia ha ripercorso l’evoluzione dell’alimentazione nella penisola iberica a partire dal Neolitico. Gli Iberi, popolazioni del I millennio a.C., cacciavano, pescavano e raccoglievano frutti spontanei, utilizzando strumenti da cucina rudimentali. Con l'arrivo dei Fenici e dei Punici dal Nord Africa fu introdotto il vino, mentre i Romani portarono profonde trasformazioni culinarie: molto apprezzato era il garum, una salsa a base di interiora di pesce. Si svilupparono nuove tecniche agricole come gli innesti, e si diffusero la coltivazione della vite e dell’olivo. Anche se comparve il cucchiaio (cuchara), si continuava a mangiare con le mani.

 

Dopo la caduta dell’Impero Romano, i Visigoti introdussero i legumi nella dieta. La lunga dominazione araba (otto secoli) portò un notevole impulso all’agricoltura e all’allevamento, con l’introduzione del riso (arroz) e di molti dolci, la cui preparazione è rimasta sorprendentemente simile nel tempo.

Con la scoperta dell’America arrivarono i nuovi prodotti: patata, mais, pomodori, cacao, vaniglia, fagioli e fave, e nuovi frutti come il cocco o la papaya.

Questo incontro sulla cucina era linguisticamente più difficoltoso per la terminologia degli ingredienti, che a volte differisce molto tra spagnolo e italiano, con pericolose “omofonie discordi”: burro significa asino in spagnolo il termine per il grasso alimentare è mantequilla, aceite significa olio, ma Olga ha fornito ed illustrato con molta chiarezza alcune ricette tipiche, inquadrandole nelle regioni spagnole di cui sono originarie e proiettando immagini accattivanti: Bacalao a la Vizcaina, Cocido Madrileno, Crema catalana, Fabada asturiana, Gazpacho andaluz, Jamon jabugo e molto altro ancora...

Buen provecho!” buon appetito, gustando l’appetitosa tortilla de patatas cucinata da Olga e bevendo la profumata sangria, preparata da suo marito Paolo: davvero il cibo conviviale unisce le persone.

 

C.S. Piera Mazzone, M.C.T.

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