In Piazza Amedeo IX, l’Arma dei Carabinieri ha celebrato il suo 211° anniversario di fondazione con una cerimonia solenne e partecipata, tenutasi quest’anno nel cuore della città, tra i cittadini, per ribadire il legame indissolubile tra l’Istituzione e la comunità.
A dare avvio alla commemorazione è stato il Comandante Provinciale dei Carabinieri, il colonnello Pier Enrico Burri, che ha voluto salutare con deferenza le Autorità civili, militari e religiose presenti, e con affetto tutti i cittadini intervenuti.
“I Carabinieri sono e devono essere tra la gente, al servizio del popolo e della Repubblica Italiana” – ha esordito il Comandante, sottolineando il significato profondo della scelta della piazza come luogo della cerimonia.
Un luogo simbolico, incorniciato dai reparti schierati davanti al monumento con il simbolo dell’Arma e alla stele dedicata all’Appuntato Salvatore Vinci, Medaglia d’Oro al Valor Civile, ricordato poche ore prima con una cerimonia privata presso il Comando Provinciale. Una piazza posta tra due importanti presidi della giustizia – il Tribunale e la Procura della Repubblica – a testimonianza del costante rapporto di collaborazione che l’Arma mantiene con l’Autorità giudiziaria.
Non sono mancati i ringraziamenti rivolti ai rappresentanti delle istituzioni presenti: il Prefetto Dott. Lucio Parente, il Questore Dott.ssa Giuseppina Suma, il Colonnello Ciro Natale della Guardia di Finanza, la Polizia Stradale, la Polizia Penitenziaria, l’Esercito Italiano, i Vigili del Fuoco, il soccorso sanitario e la Protezione Civile.
“La sinergia con tutte le forze dello Stato è armonica e trasparente. Operiamo uniti per il bene comune”, ha ribadito il Comandante.
Un omaggio sentito è stato riservato anche ai Gonfaloni decorati al Valor Militare e ai Sindaci della provincia di Vercelli, con un riferimento affettuoso alla figura del Maresciallo dei Carabinieri, “punto di riferimento diretto e insostituibile per le comunità locali”.
Un pensiero speciale è andato al Vescovo di Vercelli, Monsignor Marco Arnolfo, e a Don Stefano, “sempre presenti e vicini all’Arma”.
Il cuore della cerimonia è stato dedicato ai Carabinieri stessi, definiti “i Vostri Carabinieri”, con un richiamo forte alla missione dell’Istituzione: “Restate tra la gente”, l’ordine ricevuto nel 1943 e che ancora oggi guida l’azione quotidiana dell’Arma.
Numeri significativi hanno marcato l’impegno del Comando Provinciale: 94 arresti, 1388 denunce, frutto di 30.998 servizi di controllo del territorio effettuati dal 1° giugno 2024, risultati raggiunti grazie anche all’operato del predecessore, Col. Emanuele Caminada.
Ma è anche al futuro che si guarda con fiducia: “Davanti a voi, in uniforme, ci sono donne e uomini giovanissimi, alcuni alla prima esperienza operativa”, ha spiegato il Comandante, ringraziando anche i Carabinieri Forestali e i rappresentanti delle Associazioni Sindacali Militari, senza dimenticare i veterani e le associazioni combattentistiche.
Alle spalle di ogni divisa – ha ricordato con emozione – ci sono le famiglie, il sostegno silenzioso ma imprescindibile di chi vive l’Istituzione anche nella dimensione privata.
A concludere, un pensiero rivolto alla Madonna Virgo Fidelis, patrona dell’Arma, ai Caduti – con una particolare menzione per i 207 Carabinieri della Battaglia di Podgora – e a tutte le persone care che non ci sono più.
“Questo titolo, ‘Benemerita’, dobbiamo meritarcelo ogni giorno. E ogni giorno, con onore, cercheremo di farlo.”