Con un voto di maggioranza, il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato il Programma triennale della Cultura 2025-2027. Il piano, presentato in Aula dall’assessora alla Cultura Marina Chiarelli, prevede uno stanziamento complessivo di 148,7 milioni di euro, distribuiti tra le missioni 5 (Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali), 1 (Servizi istituzionali) e 9 (Sviluppo sostenibile e tutela dell’ambiente).
Chiarelli ha sottolineato come il nuovo Piano rappresenti un passaggio strategico per rafforzare il ruolo della cultura nello sviluppo sociale ed economico del territorio, evitando la concentrazione delle risorse nelle sole aree metropolitane. «La programmazione triennale consente di dare respiro e stabilità ai progetti – ha spiegato – e puntiamo a snellire i processi burocratici e a sostenere iniziative che promuovano inclusione sociale, pari opportunità e sostenibilità ambientale anche fuori dai capoluoghi».
Tra gli obiettivi chiave, l’assessora ha evidenziato la valorizzazione del patrimonio museale e culturale, il sostegno al settore audiovisivo – con il Piemonte secondo solo al Lazio per giorni di riprese – e il rafforzamento della lettura come strumento di coesione sociale.
Durante il dibattito, Silvio Magliano (Lista Cirio) ha ricordato come la cultura rappresenti un importante settore occupazionale e, in alcuni casi, uno strumento di cura e prevenzione per anziani e persone con disabilità. Paola Antonetto (presidente della Commissione Cultura) ha rimarcato l’importanza di una programmazione pluriennale per superare la logica dell’emergenza e di una burocrazia più agile. Federica Barbero (FdI) ha invece sottolineato i numeri crescenti del settore culturale e l’esigenza di coinvolgere l’intero territorio regionale.
Più critiche, ma costruttive, le voci dell’opposizione. Laura Pompeo e Emanuela Verzella (Pd) hanno rilevato come molte realtà culturali, soprattutto le più piccole o di recente costituzione, incontrino difficoltà ad accedere al Piano. Verzella ha proposto interventi mirati per rafforzare i cammini, il turismo lento, gli ecomusei e le attività legate ai riconoscimenti Unesco.
Ordini del giorno, via libera a 4 su 6
Prima della votazione finale, l’Assemblea ha esaminato sei ordini del giorno collegati al Piano, approvandone quattro:
Sarah Disabato (M5S) ha ottenuto l’unanimità sul documento che impegna la Giunta a monitorare il percorso per il superamento dell’uso degli animali nei circhi, come previsto dalla legge 106/2022.
Federica Barbero (FdI) ha incassato un’ampia maggioranza sul sostegno alle bande musicali e al teatro amatoriale in dialetto, con misure per l’acquisto di strumenti, divise e attrezzature.
Alice Ravinale (Avs) ha proposto, con successo, la creazione di un “Patto regionale per la lettura” ispirato alle esperienze di altre regioni, con il coinvolgimento di biblioteche, librerie, editori e realtà associative.
Laura Pompeo (Pd) ha visto approvato il suo ordine del giorno che chiede il rinnovo della convenzione con l’Osservatorio culturale del Piemonte e lo stanziamento di fondi per garantirne l’operatività.
Bocciati, invece, i documenti di Giulia Marro (Avs), in favore delle comunità linguistiche piemontesi, e Disabato (M5S), che chiedeva il ripristino dei fondi per la Fondazione Cavour.